lunedì 24 febbraio 2014
Il produttore artistico esecutivo, il veneziano Marco Balich, firma lo spettacolo conclusivo. L’Italia torna dalla Russia con un bottino di otto medaglie, ma manca quella d’oro.
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Cerimonia di chiusura made in Italy allo stadio Fisht per i Giochi di Sochi, con una strizzatina d'occhio autoironica al flop nell'apertura dei cinque cerchi olimpici all'inaugurazione, il ritorno della mascotte di Mosca 1980 e uno show poetico dedicato alla cultura russa: dalla letteratura alla pittura, dal teatro alla tradizione circense, dalla quale viene il regista e coreografo svizzero Daniele Finzi Pasca.Il produttore artistico esecutivo, però, è il veneziano Marco Balich, che firmerà anche le cerimonie di apertura e chiusura delle Paraolimpiadi di Sochi dopo quelle dei Giochi di Torino, in attesa di fare il gran cerimoniere a Rio.''A differenza dello show visionario e muscolare dell' inaugurazione, incentrato sulla storia russa, abbiamo voluto proporre un contrappunto emotivo, intimo, sognante dedicato alla cultura di questo grande Paese, nella convinzione che noi italiani possiamo interpretare questa parte dell'anima russa'', ha detto Balich.IL CANADA RESTA CAMPIONE DI HOCKEY Il Canada ha conservato il titolo olimpico maschile di hockey, ultimo oro del programma dei Giochi di Sochi. In finale i canadesi hanno battuto la Svezia 3-0. Il Canada ha fatto dunque la doppietta nell'hockey come a Vancouver, avendo vinto anche il torneo femminile. La medaglia di bronzo era stata conquistata ieri dalla Finlandia.TRIONFO RUSSO ALLA 50 KMNell'ultimo giorno di gare l'oro è andato ad Alexander Legkov che ha chiuso in 1h46:55.2, davanti ai connazionali Maxim Vylegzhanin, argento a + 0.7, e Ilia Chernousov, bronzo a +0-8. Il primo degli azzurri Roland Clara, undicesimo, 16/o David Hofer e 25/0 Francesco De Fabiani, mentre il campione norvegese Petter Northug ha concluso al 18/o posto.RUSSIA, ORI DA RECORDLa Russia si è aggiudicata la prova di bob a quattro ai Giochi di Sochi, vincendo la sua 13esima medaglia d'oro. In 3'40''60 la squadra composta da Alexander Zubkov, Alexey Negodaylo, Dmitry Trunenkov e Alexey Voevoda ha preceduto la Lettonia (Oskars Melbardis, Daumants Dreiskens, Arvis Vilkaste, Janis Strenga), argento con 3'40''69, e gli Stati Uniti (Steven Holcomb, Curtis Tomasevicz, Steven Langton, Christopher Fogt), bronzo con 3'40''99. Per l'Italia 18/o posto (3'43''45).Con 13 medaglie d'oro la Russia ha vinto i Giochi di Sochi. Si tratta della migliore prestazione russa alle Olimpiadi invernali, anche dei tempi sovietici per numero complessivo di medaglie (32), ma non per ori (13 a Innsbruck nel 1976).IL BILANCIO DELL'ITALIASuperate le medaglie di Vancouver (5) ma la spedizione azzurra alle Olimpiadi invernali di Sochi poteva andare ancora meglio. L’Italia torna dalla Russia con un bottino di 8 medaglie, ma manca la medaglia d’oro e soprattutto ci sono altrettante “medaglie di legno”. Un piccolo record: per 8 volte gli azzurri hanno dovuto accontentarsi del quarto posto in queste Olimpiadi. Daniela Merighetti ha visto sfumare il bronzo in discesa libera per 17 centesimi, Nadia Fanchini non è salita sul podio in gigante per 11 centesimi. La squadra di pattinaggio figura ha chiuso a un pugno dal bronzo degli statunitensi, mentre il sogno di podio della biathleta Karin Oberhofer è evaporato per sei secondi nella sprint. Dopo la controprestazione nel salto Alessandro Pittin ha recuperato 21 posizioni nel fondo fermandosi a 1’’ dal 2 dal bronzo. E l’ottavo legno lo ha fatto registrare Stefano Gross, sfortunato 4° posto nello slalom a soli 5 centesimi dal podio. Peccato, perché dopo la cerimonia di chiusura di domenica le cartoline italiane di Sochi che si ricorderanno saranno solo quelle dei medagliati. A cominciare da Christof Innerhofer, argento in discesa libera e bronzo nella supercombinata. L’eroina dei Giochi è lei, Arianna Fontana, la 23enne pattinatrice valtellinese che ha stupito con un magnifico tris nello short track: argento nei 500, bronzo nei 1500 e in staffetta, dove ha diviso la gioia del podio con le conterranee Martina Valcepina, Lucia Peretti e Elena Viviani. Meritava un gradino in più Carolina Kostner che ha incantato con la sua grazia e dopo le delusioni di Torino e Vancouver ha conquistato un bronzo che a va a coronare una carriera di pattinatrice di altissimo livello. E poi c’è la leggenda Armin Zoeggeler, che col bronzo nello slittino singolo ha raccolto il sesto podio consecutivo nella stessa specialità in altrettante edizioni dei Giochi. L’unica medaglia davvero sorprendente è stato il bronzo nella staffetta mista del biathlon. Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer sono stati eccezionali al poligono e hanno attaccato sugli sci, battendo nazioni dalla tradizione consolidata nel fondo più tiro. Il quartetto del biathlon e quello dello short track hanno dalla loro la giovane età, che può fa ben sperare da qui a quattro anni. E qui si apre la nota dolente: in Corea non ci saranno di sicuro Zoeggeler e la Kostner, la Fontana e Innerhofer sono molti incerti, perciò il finale di questo film potrebbe intitolarsi “Prendi la medaglia e smetti”. Speriamo di no.I CASI DI DOPINGQuinto caso di doping ai Giochi di Sochi. Il fondista austriaco Johannes Duerr è stato espulso dalla 50 km di sci nordico ancora in corso e immediatamente sospeso, dopo essere stato trovato positivo all'epo a un controllo antidoping fatto a Obertilliach, in Austria lo scorso 16 febbraio. E' il quinto atleta trovato positivo dopo il bobbista azzurro William Frullani, la biathleta tedesca Evi Sachenbacher-Stehle, la fondista ucraina Marina Lisogor, e l'hockeista lettone Vitalijs Pavlovs, 24 anni.
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