venerdì 7 marzo 2014
L'ombra della Crimea su Sochi: gli atleti ucraini restano ma sfila solo il portabandiera. USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Norvegia, Finlandia e Italia non hanno inviato delegazioni governative. Un italiano positivo al doping
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Si sono aperti a Sochi con la cerimonia inaugurale le Paralimpiadi, in cui si sfideranno per 10 giorni 575 atleti provenienti da 45 Paesi. Ma sui giochi grava l'ombra dell'escalation militare in Crimea. Gli atleti ucraini, per il momento, hanno deciso di partecipare ai Giochi nella località russa, ma sei Paesi, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Norvegia e Finlandia, hanno deciso per protesta di non inviare delegazioni governative a Sochi. Anche l’Italia non ha inviato esponenti del governo. Una posizione criticata dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, che ha parlato di un "un'ostentazione" da parte di leader come Barack Obama e Angela Merkel. E il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, il britannico Philip Craven, si è detto "deluso" dalla decisione del premier, David Cameron, secondo il quale sarebbe stato un "errore" presenziare a livello politico alla cerimonia. Le Paralimpiadi devono "restare fuori dalle vicende politiche" e dalla crisi in Ucraina: è l'appello lanciato da Vladimir Putin in un incontro con il presidente del Comitato paralimpico ucraino, Valeriy Sushkevich, che aveva minacciato di lasciare i Giochi in caso di invasione della Crimea. Il presidente russo ha anche auspicato che le Paralimpiadi possano contribuire ad attenuare le tensioni tra Russia e Occidente sull'Ucraina. Nel corso dell’inaugurazione per l'Ucraina era però comparso in pista soltanto uno dei 23 componenti della nazionale: il portabandiera, lo sciatore Mykhaylo Tkachenko. Il pubblico ne aveva nondimeno accolto l'apparizione con un boato di entusiasmo: a causa della crisi in Crimea, infatti, si era temuto che Kiev decidesse in extremis di ritirare i propri atleti. Brutta partenza per la nazionale italiana. L’atleta Igor Stella (ice sledge hockey entra) è risultato positivo a un controllo antidoping. Dai campioni prelevati sono emerse tracce di clobetasol, un cortisonico ad azione anabolizzante, contenuto nella crema Trefodermin, che l'atleta ha dichiarato di aver usato per il trattamento delle ferite da decubito. "Ho ascoltato l'atleta Igor Stella - ha detto il capo Missione, Marco Giunio De Sanctis - che ha dichiarato di aver assunto, davanti alla Commissione Medica dell'IPC, una crema per piaghe da decubito, il Trofodermin, un cortisonico ad azione anabolizzante, senza averlo dichiarato nei tempi previsti dalla normativa antidoping. Proprio per questo, abbiamo deciso di sospendere il nostro atleta in maniera cautelare. Entro le prossime 48 ore, verrà sottoposto a un procedimento da parte dell'organismo internazionale, nel corso del quale sarà chiamato a dimostrare le proprie ragioni e la propria buonafede nell'intera vicenda, aspetto che potrebbe attenuare la sanzione a suo carico”. L'esordio per gli azzurri ci sarà già nel primo giorno di gare, sabato, nello sci nordico: Enzo Masiello, argento e bronzo a Vancouver nel 2010, e Pamela Novaglio presso l'impianto del Laura Cross-Country Ski and Biathlon Center inaugureranno le gare degli XI Giochi Paralimpici Invernali di Sochi 2014. Nella prova sui 7.5 km, Masiello gareggerà nella categoria sitting, Novaglio sarà impegnata nella standing. Ai nastri di partenza anche lo sci alpino (gare di slalom) con Melania Corradini, Alessandro Daldoss (guida Luca Negrini) e Christian Lanthaler sulle nevi dell'Alpine Center di Rosa Khutor. Restando sullo sci alpino, da segnalare la brutta caduta in allenamento per Nicolò Orsini: durante l'allenamento del gigante, l'azzurro ha riportato una lesione ai legamenti della caviglia e della spalla, con trauma da impatto testa dell'omero. All'atleta torinese, seguito dall'intera equipe medica, è stato applicato un tutore per immobilizzare la caviglia ed un bendaggio funzionale per la spalla. Ottimista, nonostante la brutta caduta, Orsini: "Questa caduta mette in forse la mia partecipazione nello speciale in programma giovedì prossimo - ha commentato l'atleta della Cesana Ski Team - ma per il gigante di sabato 15 marzo dovrei esserci".
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