venerdì 25 ottobre 2013
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Pensare che un sms, cioè un semplice messaggino di testo inviato da un cellulare ad un altro, possa salvarci la vita sembra una follia.
Eppure gli svedesi ci credono. Eccome. Loro hanno già salvato la vita a centinaia di persone con un semplice sms. Il sistema che hanno ideato è indubbiamente intelligente. E (sembra) anche efficace.
L’SmsLifesaver (letteralmente: smssalvavita) parte da un dato drammatico. Quando si viene colpiti da un attacco cardiaco si perde il 10% di possibilità di sopravvivenza per ogni minuto che passa dall’inizio del malore. In pratica: se non si viene soccorsi entro 10 minuti, le possibilità di sopravvivenza sono minime se non nulle.
In casi simili, quindi, la velocità dei soccorsi è tutto. Per questo molti campi  sportivi e persino alcune piazze italiane si sono dotate di defibrillatori.
In Svezia hanno ideato SmsLifesaver. Basta avvertire la centrale che una persona ha avuto un arresto cardiaco, che immediatamente parte un sms con una richiesta d’aiuto (corredata di tutti i dati necessari) ai volontari del progetto che in quel momento si trovano a meno di 500 metri dal soggetto colpito. In questo modo si ha la certezza che entro pochissimi minuti un volontario addestrato in rianimazione cardiopolmonare raggiunga il malato.
Il primo test è partito a Stoccolma, ritenuta la città più difficile. «I servizi di emergenza tradizionali, soprattutto le ambulanze - ha spiegato il dottor Mårten Rosenqvist , professore di cardiologia e portavoce del gruppo ¬di rianimatori - hanno grandi difficoltà a muoversi celermente a Stoccolma». Ma non è l’unico problema: «Le autoambulanze a disposizione non sono molte e il traffico in città ha raggiunto livelli problematici».
I risultati delle prime sperimentazioni sono ottimi. «Il tempo medio di arrivo di un’ambulanza è di 8 minuti, così nel 54% dei casi i nostri volontari arrivano prima dell'ambulanza.
Attualmente a Stoccolma esistono 9.600 residenti volontari, mentre sono circa 200.000 gli svedesi che hanno completato il corso in rianimazione cardiopolmonare necessario, e che quindi potrebbero aderire al programma. «Grazie al progetto la sopravvivenza delle persone colpite da attacco cardiaco è cresciuta dell'11%». Salvare una vita con un semplice sms: sembra fantascienza ma è già realtà.
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