martedì 16 dicembre 2014
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Dai tempi di Babele (e forse da molto prima) abbattere le barrire linguistiche è uno dei sogni dell'uomo. Riuscirci non rappresenterà solo una svolta epocale per la società ma anche un enorme business. Lo sa bene un colosso come Skype (e non solo lui) che ha deciso di allearsi con Microsoft per raggiungere l'obiettivo. Utilizzando le innovazioni di Microsoft Research, ha annunciato la prima fase del programma Translator. Per ora si tratta di un'anteprima. E i test, al momento, usano solo le due lingue più parlate negli Stati Uniti, cioè inglese e spagnolo. «A breve - annuncia Skype - saranno disponibili più di 40 lingue di messaggistica istantanea». Per provarle occorre registrarsi sulla pagina di Skype Translator e avere come sistema operativo Windows 8.1. Per dimostrare come funziona il sistema, Skype ha chiesto a due scuole di provarlo. Una è la Peterson School di Città del Messico, l'altra la scuola elementare Stafford do Tacoma, USA. «Una classe di bambini di lingua spagnola e l'altra di lingua inglese, grazie a Skype Translator hanno rimosso la barriera linguistica e hanno comunicato tra loro». Il sistema si basa sul riconoscimento vocale, abbinato a un sistema di traduzione in tempo reale che al tempo stesso aiuta la macchina ad apprendere in modo automatico il modo di esprimersi delle persone. Il che significa che più Skype Traslator viene utilizzato e più diventa efficace, cioè "intelligente". Per questo, annuncia Skype, «la qualità del servizio migliorerà continuamente. Per perfezionare le altre lingue, Skype chiede agli utenti di registrarsi e provare il programma. Questo è solo l'inizio di un percorso che trasformerà il modo di comunicare con persone di tutto il mondo. Il nostro obiettivo a lungo termine per la traduzione vocale è di tradurre il maggior numero di lingue possibili sul maggior numero di piattaforme possibili e fornire la migliore esperienza di traduttore Skype su ogni singola piattaforma per i nostri oltre 300 milioni di utenti connessi».
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