martedì 19 novembre 2013
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Per l’Università di Oxford la parola dell'anno 2013 è «selfie». Una scelta che non può non far riflettere, visto che «selfie» è un neologismo che arriva dai social network e che indica un autoscatto realizzato con uno smartphone o una webcam e poi pubblicato sul web.Che il «selfie» sia una moda, lo dicono le tante foto nelle quali ci imbattiamo ogni giorno su Facebook, Instagram e Twitter. La maggior parte degli utenti dei social newtork adora mettersi in posa. Chi scimmiottando le foto delle dive del cinema, chi giocando a fare il macho, chi facendo il tenebroso o la vamp e chi prendendosi sempre e comunque troppo sul serio. Forse non fidandoci di come ci ritraggono gli altri – o forse solo per comodità - ci autocostruiamo la nostra immagine digitale che deve rappresentarci sui social network.La parola «selfie» – usata per la prima volta nel 2002 in un forum australiano su internet – ha sbaragliato la concorrenza. Secondo, le ricerche condotte da Oxford Dictionaries, infatti, la frequenza di questo vocabolo nella lingua inglese è aumentata del 17.000% rispetto all'anno scorso. «Abbiamo notato, grazie alle nostre ricerche su circa 150 milioni di parole dell'inglese corrente, un suo uso cresciuto in modo esponenziale", ha detto Judy Pearshall, direttore editoriale di Oxford Dictionaries. «I social media hanno permesso una sua diffusione molto rapida, ma il vero boom si è verificato nell'ultimo anno quando selfie è stato adottato dai maggiori media», ha aggiunto Pearshall. Il vocabolo ha battuto altre parole salite alla ribalta negli ultimi mesi.
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