martedì 4 febbraio 2014
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Quando meno te l'aspetti, là dove meno te l'aspetti, ecco che la storia riemerge. È successo a Miami, negli Stati Uniti, dove in centro città le ruspe hanno scoperto un importante sito indiano risalente a duemila anni fa. Gli operai stavano lavorando per gettare le fondamenta di un grande complesso commerciale con cinema, ristoranti e un hotel da 34 piani. Per gli esperti, alquanto eccitati, si tratta del più importante ritrovamento del genere in America. A identificare l'antico villaggio dei nativi è stato un gruppo di guidati da Bob Carr, noto per le numerose ricerche archeologiche svolte nella stessa Florida. Per gli studiosi si tratta quasi sicuramente del più importante ritrovamento archeologico in America. «È un'enorme pezzo di terra dove è conservata una parte importante di questo antico borgo della popolazione Tequesta - ha raccontato Carr in un'intervista -. Si tratta di uno dei primi piani urbani nella zona orientale del Nord America, con una straordinaria configurazione di edifici e strutture». Oltre ai resti delle abitazioni sono stati ritrovati anche migliaia di antichissimi manufatti, che potranno risultare molto utili per approfondire le conoscenze sul popolo che abitava la penisola della Florida.
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