mercoledì 8 settembre 2021
Oltre ai Lieder del compositore tedesco tra le carte dello scrittore austriaco sono state ritrovate anche una partitura di Georges Bizet e una composizione di Charles Gounod.
Il compositore tedesco Robert Schumann

Il compositore tedesco Robert Schumann - WikiCommons

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Due partiture inedite di Robert Schumann (1810-1856) sono state ritrovate nella collezione di autografi raccolta dallo scrittore austriaco Stefan Zweig (1881-1942). La scoperta è avvenuta in Svizzera, alla Fondazione Martin Bodmer di Cologny. Non sono gli unici inediti emersi dal fondo: oltre ai Lieder di Schumann, sono state ritrovate anche una partitura di Georges Bizet (un arrangiamento per pianoforte solo, di cui non esiste alcuna edizione) e una composizione di Charles Gounod.
"Una gran parte degli autografi della Fondazione proviene dalla vendita della collezione di Stefan Zweig", ha spiegato Muriel Brandt, curatore della sezione musicale all'edizione online del quotidiano letterario francese "Actualittè". "Anche se la carriera di Zweig come scrittore è ben nota, a volte si trascura il fatto che fu un grande collezionista: ai suoi occhi, la sua raccolta rappresentava un'opera della mente, più importante dei suoi stessi libri", sottolinea Brandt.
Così, dopo aver lasciato l'Austria nel febbraio 1934, poco dopo l'ascesa del nazismo in Germania, lo scrittore che si era trasferito a Londra decise di vendere la sua collezione. Organizzata con l'aiuto del commerciante-bibliotecario Heinrich Hinterberger, la vendita fu effettuata tra il 1936 e il 1937 e comprendeva tre lotti. All'epoca Martin Bodmer aveva quarant'anni e vide la vendita come una rara opportunità di acquisire la collezione di Zweig in un colpo solo e di sviluppare la propria raccolta che sarebbe stata arricchita nel tempo da nuove acquisizioni di autografi letterari e musicali.
Martin Bodmer e Stefan Zweig si incontrarono diverse volte anche se tutti gli scambi avvenivano tramite Hinterberger. Nelle
lettere Zweig esprimeva la sua felicità per aver trovato "un vero intenditore" per la sua collezione, una persona interessata al loro
valore culturale piuttosto che commerciale.
Le partiture sono state studiate e trascritte da David Burkhard, musicologo dell'Università di Ginevra, e di Isabell Tentler, ricercatrice che sta lavorando all'edizione dell'opera omnia di Schumann.
La prima composizione Vom Reitersmann (Dal Cavaliere) doveva far parte della raccolta Liederalbum für die Jugend Op. 79, ma
poi venne esclusa. La seconda è intitolata Käuzlein, di cui esiste una versione molto differente da quella dell'autografo.

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