lunedì 7 febbraio 2022
Il ricercatore Marcello Bolognari ha trovato il suo testamento nell'archivio di Venezia. Un ritrovamento che apre nuove prospettive sulla famiglia e la biografia dell'autore del Milione
"Arrivo dei fratelli Polo a Hormuz", Minitura tratta da un codice del XIV secolo de "Il Milione" (Parigi, Biblioteca Nazionale)

"Arrivo dei fratelli Polo a Hormuz", Minitura tratta da un codice del XIV secolo de "Il Milione" (Parigi, Biblioteca Nazionale)

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Le ultime volontà vergate il 7 luglio del 1319 a Venezia e affidate al padre Marco Polo (1254-1324) fanno scoprire l'esistenza di una figlia, Agnese, fino ad ora sconosciuta del celebre viaggiatore e autore del "Milione". L'eccezionale scoperta è stata fatta da Marcello Bolognari, ricercatore di Italianistica dell'Università Cà Foscari, all'Archivio di Stato di Venezia. Finora la figlia più conosciuta di Marco Polo era Fantina, degna discendente del viaggiatore veneziano, forte e determinata che non esitò ad andare in tribunale per rivendicare l'eredità lasciatale dal padre. Ma i documenti consultati da Bolognari raccontano anche un'altra storia e svelano l'esistenza di Agnese, nata prima del matrimonio di Marco Polo con Donata Badoer dal quale, come noto, nacquero Fantina, Bellela e Moreta.

Le circostanze della scoperta purtroppo sono tristi: vicina alla morte, Agnese, che all'epoca doveva avere 23-24 anni, affidò il compito al padre di far pervenire le sue ultime volontà al prete-notaio Pietro Pagano. "Il testamento che ne derivò - racconta Marcello Bolognari al magazine dell'Università Cà Foscari - ci restituisce un quadro familiare intimo e affettuoso; si parla del marito Nicolò, detto Nicoletto, e dei figli Barbarella, Papon (che sta per mangione) e Franceschino. I diminutivi con i quali la testatrice identifica i suoi bambini mostrano una madre, evidentemente giovane, che si preoccupava di lasciare qualcosa non solo al marito e alla prole ma, come si legge nelle righe successive della pergamena, anche al magister dei bambini Raffaele da Cremona, alla santola Benevenuta e alla famula Reni". Questo testamento del 1319, pertanto, diviene un frammento sparso nel vasto (e ancora in espansione) insieme documentario sulla famiglia veneziana dei Polo e apre nuove prospettive sulla vicenda biografica di Marco Polo. Riferisce che Marco ebbe una figlia prima del matrimonio, fuori dal matrimonio o frutto di un'unione precedente (ebbe una precedente moglie di cui rimase vedovo?), l'unione con Donata è infatti del 1300 circa. È presumibile pensare che la nascita di Agnese si possa collocare fra il 1295 e il 1299, subito dopo la data del ritorno a Venezia di Marco, fissata al 1295. Marco Polo, pertanto, avrebbe dovuto avere questa figlia non appena ritornato in laguna e subito prima della prigionia genovese (1298-1299).
"Questo documento - sottolinea il ricercatore -, apre sui Polo di San Giovanni Grisostomo diverse domande di non scarsa rilevanza, alle quali, ad oggi, le uniche risposte possibili sembrano essere quella di riprendere in mano i documenti noti fornendone nuove edizioni critiche e, contestualmente, quella di compiere approfondite ricerche d'archivio".


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