venerdì 10 giugno 2011
Nuova unità investigativa contro le scommesse sportive illegali: l'annuncio al termine del vertice al Viminale tra il presidente del Coni, il presidente della Federcalcio Abete e il ministro Maroni, che ha anche confermato di essere contrario alle limitazioni delle scommesse. Intanto a Cremona è sotto interrogatorio l'ex portiere Paoloni.
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Il governo corre ai ripari dopo lo scandalo del calcioscommesse, che sta sconvolgendo il mondo del pallone. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, al termine del vertice al Viminale con i presidenti di Coni e Figc, Gianni Petrucci e Giancarlo Abete, ha annunciato la nascita di una unità investigativa contro le scommesse sportive illegali, che avrà base al Viminale e sarà composta da personale di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza con le strutture di Sco, Ros e Gico, ed anche personale della Dia perchè c'è il sospetto di pesanti infiltrazioni della criminalità organizzata. A coordinare il lavoro dell'unità sarà il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. Maroni ha annunciato che lunedì prossimo adotterà un provvedimento relativo alla costituzione dell'unità investigativa e nei giorni a seguire, comunque entro la prossima settimana, ci sarà già una prima riunione. "Si vuole agire subito - ha detto il ministro - perchè il mondo dello sport non si ferma mai. Questa che abbiamo ipotizzato mi sembra una prima adeguata reazione".Nell'unità investigativa sarà coinvolto anche il ministero dell'Economia attraverso la struttura dei Monopoli, oltre al Coni e alla Figc e all'Unire, per le scommesse ippiche. Saranno raccolte le indicazioni di anomalie nei flussi di scommesse e ci sarà una valutazione di queste segnalazioni che verranno da concessionari o altre fonti, affidando quindi a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza la parte più prettamente investigativa. Maroni ha sottolineato che in questo modo si crea "un centro unitario di raccolta delle anomalie". E ha aggiunto: "Le segnalazioni verranno subito trasformate in attività di indagine. Si vuole mettere in sicurezza gli eventi sportivi sul fronte delle manipolazioni delle scommesse". In chiusura di conferenza stampa il ministro è tornato a ribadire: "Non prevediamo limitazioni alle scommesse, noi siamocontro le scommesse clandestine. Interveniamo quando ci sono segnalazioni di anomalie"Intanto nell'inchiesta della Procura di Cremona è il giorno di Marco Paoloni, il portiere che ha giocato nella Cremonese, 'drogandò mezza squadra col Minias in occasione di una partita: il pm ha detto di "aspettarsi qualcosa" dall'interrogatorio di oggi. Paoloni, dal carcere, ha già fatto sapere di essere intenzionato a parlare, dopo aver taciuto durante l'interrogatorio di garanzia. Ma parlare, come ha spiegato il suo legale, non vuol dire necessariamente ammettere qualcosa, quanto piuttosto chiarire la propria posizione. La posizione di un giocatore pieno di debiti, costretto a chiedere prestiti ai compagni per pagare l'affitto, disposto a mentire ad una finanziaria per ottenere un finanziamento da 120mila euro, così preso dal gioco da mentire alla moglie, disperata perchè il marito si spingeva fino a prenderle il bancomat pur di giocare.
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