Il Milan è in crisi, erano molti anni che non andava così male, dal '96-'97. E quest'anno appare con uno dei punti più bassi dell'era berlusconiana.
Fuori dalla coppa Italia ai quarti di
finale in gennaio contro l'Udinese, fuori dalla Champions da
ieri agli ottavi di finale (le italiane non facevano così male
nella principale coppa europea dal 2008-'09), decimo in
campionato, a -9 dall'Inter e -8 dal Parma (che ha una partita
in meno), ultimi porti possibili per l'approdo alla prossima Europa
League.
Si rischia di bissare la stagione 1996-'97, l'ultima senza
coppe per il Milan a fine stagione: quell'anno i rossoneri
finirono undicesimi in campionato, non qualificandosi per
l'Europa, che in corso di annata avevano perso già a dicembre,
dopo i gironi Champions, ed erano stati estromessi dalla coppa
Italia addirittura in novembre. Un flop totale per il maestro
Tabarez, che venne esonerato a dicembre. Ma al Milan non servì
il ritorno di Arrigo Sacchi per la seconda parte di stagione.
Negli altri anni, compreso il 2000-'01 (con la precoce
eliminazione dalla Champions con conseguente esonero a marzo di
Zaccheroni) il Milan ha comunque sempre rimediato un posto per
le coppe per la stagione seguente, quanto meno nell'ex coppa
Uefa, oggi Europa League. Quest'anno per riuscire a centrare
almeno l'Europa "minore" occorrerà un miracolo sullo stile
dell'anno scorso, quando in fotofinish i rossoneri soffiarono il
posto in Champions alla Fiorentina.
Un'ultima nota: sotto nessun aspetto l'arrivo di Seedorf
ha migliorato il Milan rispetto alla gestione-Allegri:
quest'ultimo ha disputato 27 partite ufficiali, viaggiando ad
una media punti-partita di 1,37, segnando 1,59 reti a partita e
subendone 1,33; l'olandese ha una media punti di 1,18, segna
0,90 reti a partita e ne subisce 1,36.