lunedì 6 ottobre 2014
​Dopo la partita Juventus-Roma e i rigori risultati inesistenti al fermo immagine, il presidente della Federcalcio chiederà alla Uefa di sperimentare la moviola in campo. Blatter favorevole, Platini no.
I rigori arrivano pure in Parlamento
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La super partita della sesta giornata di Serie A, Juventus-Roma, ha contribuito a riaprire il dibattito sull'introduzione delle nuove tecnologie in campo. La moviola istantanea, insomma. I rigori inesistenti concessi dal signor Rocchi (Maicon che tocca di mano la palla, ma fuori dell'area - Pjanic che tocca la gamba di Pogba, ma sempre fuori area) hanno spinto persino il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ad esclamare: "Chiederò alla Fifa di accelerare per l'introduzione della tecnologia". In effetti molte polemiche facevano presente che il calcio è sì un gioco, ma che nel nostro campionato ci sono in ballo anche investimenti milionari. Anche stranieri, come nel caso della Roma. Insomma passino gli errori a raffica sul campetto di un oratorio, ma anche nella Serie A milionaria e supersponsorizzata non va proprio bene. Ma torniamo a Tavecchio. Il presidente si schiera dalla parte di coloro che, per svelenire il pallone e facilitare il lavoro agli arbitri, auspicano l'introduzione della moviola in campo. Intesa non solo come "Goal Technology", già utilizzata nel Mondiale brasiliano, ma anche per decidere in altri casi come casi da rigore o fuorigioco difficili da vedere in un calcio spesso anche molto veloce. È già successo nel rugby, dove il Tmo, il quarto uomo "alla moviola", inizialmente interveniva solo per decidere su mete controverse ma ora ha ampliato il proprio raggio d'azione, e viene chiamato in causa, su richiesta dell'arbitro, in molte altre situazioni. Certo talvolta il risultato è che le partite risultano troppo "spezzettate". Ma a pensarci bene anche le polemiche prolungate e le risse dopo una decisione dubbia spezzettano, e non poco, la partita. Oltre ad aggiungere veleni in campo, che portano a nuovi falli, a nuove polemiche, ad altre perdite di tempo con anche lo scadimento tecnico della gara. Quindi, dopo il prossimo consiglio federale, la Figc invierà una richiesta formale alla Fifa, offrendo anche la disponibilità a sperimentare in alcune gare del calcio italiano la nuova tecnologia. Il presidente federale, che ha incontrato Blatter a Zurigo cinque giorni fa, ne ha già parlato con il presidente Fifa. Di moviola in campo era arrivato a parlare nei mesi scorsi proprio Blatter, un tempo fiero oppositore della tecnologia, convintosi che bisogna "dare una mano all'arbitro, con un massimo di due richieste per tempo, e solo a pallone fermo". "Dovremmo dare un nuovo aiuto agli arbitri - aveva spiegato sulla rivista della Fifa -, e introdurre un pò più di giustizia nel gioco, fornendo agli allenatori il cosiddetto 'challenge call', due volte per tempo, quando la palla è ferma". Il tutto, sempre secondo Blatter, per decidere "se c'è o no un rigore", se il giocatore si trova "dentro o fuori l'area", se c'è "fallo o no". La regola non si applicherebbe invece al fuorigioco, trattandosi di una fase dinamica. Ma il presidente dell'Uefa, Michel Platini, resta contrario alla tecnologia e non si è lasciato sfuggire l'occasione di puntualizzare che la confederazione continentale non è neppure sicura di fare ricorso alla "Goal Technology" all'Europeo del 2016 in Francia. Allora, figurarsi il resto. Intanto, dopo le polemiche di Juve-Roma, la Fifa è già intervenuta con un portavoce, per precisare che "per attuare proposte e idee come l'utilizzo della tecnologia, queste devono in primo luogo essere formulate e presentate all'International Football Association Board (Ifab), per un analisi, una valutazione oppure una potenziale approvazione". È infatti l'International Board l'unico ente abilitato a cambiare le regole del calcio. L'Ifab si riunirà alla fine di novembre per il suo prossimo meeting annuale, per poi tenere l'assemblea generale annuale (evento in cui le modifiche alle regole del gioco possono essere decise) a Belfast, tra il 27 febbraio e il 1° marzo 2015. Solo in occasione di queste due riunioni, i cui ordini del giorno devono ancora essere decisi, la questione sulla tecnologia video in campo potrebbero essere discusse, per il resto, tecnologia anti-gol fantasma a parte, tutto rimane a livello di auspici o desideri.
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