martedì 4 ottobre 2022
Inaugurata oggi la 74ª edizione a Bari. «Le opere in gara parlano di guerra, malattia e disabilità» spiega il segretario generale Bifano. L'appello del ministro Cingolani: «Più sostenibilità sociale»
Chiara Longo Bifano giornalista Rai e segretario generale del Prix Italia che si svolgerà a Bari da oggi all’8 ottobre sul tema della sostenibilità

Chiara Longo Bifano giornalista Rai e segretario generale del Prix Italia che si svolgerà a Bari da oggi all’8 ottobre sul tema della sostenibilità

COMMENTA E CONDIVIDI

Cinque giorni di incontri internazionali, dibattiti, masterclass, anteprime e proiezioni: tutto questo a Bari, da oggi all’8 ottobre per il 74° Prix Italia, il Concorso internazionale promosso dalla Rai che premia il meglio delle produzioni tv, radio e web dei servizi pubblici del mondo dal titolo Sustainable me. Un’edizione dedicata alla sostenibilità e realizzata in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione. «Perché sostenibilità vuol dire parlare di ambiente, sviluppo sociale ed economico, inclusione e non a caso il Prix della Rai si svolgerà in contemporanea, e supporterà, il Festival dello Sviluppo Sostenibile di AsviS, che si apre sempre oggi a Bari » spiega ad Avvenire il segretario generale del Prix Italia Chiara Longo Bifano. Che aggiunge, a proposito di un Festival diffuso e accessibile nei più bei luoghi cittadini: «Abbiamo scelto Bari come sede per dimostrare che può essere la smart city del Mediterraneo, luogo di collegamento anche con l’area balcanica». Bari e il Prix, anche, come ponte di dialogo fra le nazioni in questo difficile momento storico. I numeri parlano chiaro: 64 prodotti in gara selezionati da 86 giurati tra i 321 lavori che sono stati presentati fra radio, web e tv. I prodotti entrati nelle shortlist giungono da 31 diversi broadcaster e 23 differenti Paesi. «Inoltre c’è una adesione ampia e in crescita, con 13 nuovi membri che partecipano al Prix Italia per la prima volta e tra questi si contano i broadcaster di servizio pubblico di Algeria, Bulgaria, Camerun, Cile, Cuba, Giordania, Perù e del territorio del Kosovo» aggiunge entusiasta il segretario generale. Che sottolinea come la realtà entri in molti lavori in concorso: «Tante opere parlano di teatri di crisi, dall’Afghanistan alla guerra in Ucraina, protagonista di lavori provenienti da Svezia, Germania, Repubblica Ceca. Fra i temi delle opere in concorso, inoltre, ci sono la sostenibilità ambientale, i conflitti ecologici e le loro conseguenze sulle popolazioni, la malattia, la disabilità».

La 74ª edizione del Prix Italia è entrata entra nel vivo oggi con la cerimonia di inaugurazione al teatro Petruzzelli di Bari. «Non può esserci sostenibilità ecologico-ambientale se non c’è sostenibilità sociale». È il monito lanciato dal Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenuto con un videomessaggio. La sostenibilità, ha assicurato Cingolani, sarà presto un concetto misurabile con parametri precisi per ogni progetto di un Paese o di una grande azienda. Ma se a questo cambiamento macroeconomico non farà riscontro un adeguamento del modello sociale le conseguenze saranno catastrofiche. Per questo anche il ministero della transizione ecologica, sostiene Cingolani, «in un giorno nemmeno troppo lontano dovrebbe trasformarsi in ministero della sostenibilità». A fargli eco la presidente della Rai Marinella Soldi «Sostenibilità è una parola essenziale: parla del nostro futuro e della nostra capacità di avere un impatto sul mondo. Parla di diritti e inclusione, di cambiamento climatico e accesso all’istruzione, di diverse abilità e di coraggio, di trasparenza e responsabilità. In Rai – aggiunge – abbiamo deciso di porre la sostenibilità al centro delle nostre strategie, per rispondere al meglio alla missione di servizio pubblico, contribuendo al benessere delle nostre comunità e dei cittadini».

Inoltre dalle 11 di stamattina al porto lo street artist Geometric Bang (l’artista Matteo Botta) ha cominciato a lavorare sul murales a tema sostenibilità appositamente pensato per il Prix Italia, promosso da Pigment Workroom un’associazione di arte urbana che coinvolgerà in un laboratorio ragazzi di associazioni di volontariato che si occuperanno di dipingere tre vele che verranno portate al Prix Italia. «Inoltre il Prix sarà inclusivo con i ragazzi di tutte le università della Puglia – aggiunge il segretario generale Bifano –. Dal Dams al Politecnico, decine di ragazzi presenteranno i loro progetti di sostenibilità». Molti i momenti di confronto, come il dialogo tra la presidente Rai Marinella Soldi e il direttore generale della BBC Tim Davie, in onore dei 100 anni dell’emittente britannica, o il faccia a faccia tra e Francesca Spatolisano, segretario generale aggiunto dell’Onu e il portavoce di Fridays For Future Marco Modugno. Tutti gli eventi sono gratuiti previo accredito dal sito https:// www.rai.it/prixitalia/. «L’immagine scelta per raccontare tutto questo è l’albero simbolo della Puglia: un ulivo, pianta sacra, simbolo di tenacia e messaggera di pace – aggiunge il segretario Bifano –. Le radici sono rappresentate dai broadcaster che, dalla fondazione nel 1948, compongono il Prix Italia con una rappresentanza planetaria del servizio pubblico. Le foglie hanno invece i colori brillanti degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, mentre tra i rami compaiono parole che declinano vari aspetti della sostenibilità: cibo, acqua, educazione, inclusione, comunità solo per citarne alcune».

Gli incontri, i panel e i momenti di approfondimento avranno luogo allo Spazio Murat, un grande spazio aperto su Piazza del Ferrarese. A dare un contributo con la loro esperienza saranno divulgatori del calibro di Luca Mercalli, Telmo Pievani e Vincenzo Schettini, mentre fra i protagonisti ci sarà anche Roberto Natale, direttore di Rai Sostenibilità. Il sound designer David Monacchi porterà nel capoluogo pugliese il suo suggestivo progetto Fragments of Extinction, una registrazione in alta definizione dei rumori pieni di vita delle foreste equatoriali, ecosistemi preziosi ma in pericolo. Si alzerà poi lo sguardo verso lo spazio insieme a Tommaso Ghidini dell’Esa. Sempre allo Spazio Murat, in occasione dei 100 anni della Bbc si terrà uno speciale momento di dialogo tra la presidente Rai Marinella Soldi e il direttore generale della Bbc Tim Davie.

Intenso il programma degli incontri che farà di Bari la capitale della televisione euromediterranea, sottolinea il segretario generale: a Bari la presenza dell’ONU, dell’Executive Board Ebu (European Broadcasting Union) e la riunione del DG 7, il gruppo dei Big 5, i più importanti broadcaster europei. Mentre si sono date appuntamento a Bari le delegazioni di Urti (Union Radiophonique et Télévisuelle Internationale), Copeam (Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo) e Cri, la Comunità Radio Televisiva che riunisce i broadcaster di lingua italofona. Il Teatro Kursaal Santa Lucia, gioiello liberty della città, sarà il luogo delle proiezioni in anteprima come quella della fiction Rai Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso, con la presenza dello scrittore Diego De Silva e gli attori Massimiliano Gallo, Lina Sastri e Denise Capezza, Il signore delle formiche con la presenza del regista Gianni Amelio e il docufilm Le tre vite di Donato Bilancia.

Il Prix non perde di vista l’inclusione: avrà ospite l’attore disabile britannico Mat Fraser, direttore creativo della serie Bbc Crip Tales che scardina i cliché sulla disabilità. Il Prix Italia da oggi all’8 ottobresarà visibile sul sito del Prix Italia, su Raiplay e Rainews.it, compresa la premiazione dl 7 ottobre al Teatro Kursaal. Uno Speciale Prix Italia andrà in onda il 9 ottobre in seconda serata su Rai 1 firmato da Flavio Insinna. «Tante opere in gara parlano di guerra, malattia e disabilità Al centro di tutto la sostenibilità e spazio ai progetti dei giovani».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: