sabato 21 giugno 2014
​Dopo lo 0-1 con la Costa Rica, il ct azzurro non cerca alibi: sconfitta meritata. Buffon: nel calcio non ci sono più Cenerentole.
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Lo sguardo di Cesare Prandelli non riesce a nascondere il disappunto per la sconfitta, ma non vuole pensare alle critiche che, sa bene, ora gli piomberanno addosso con l’irruenza di un temporale tropicale. «Vado avanti, come ho sempre fatto in questi anni. Penso solo a far recuperare le energie fisiche e mentali ai miei giocatori per la partita con l’Uruguay». Il ct azzurro prova a chiudere la brutta pagina con la Costa Rica guardando la brutta realtà dritta negli occhi, senza cercare alibi insostenibili: «È una sconfitta meritata. Loro sono stati molto più aggressivi di noi, ripartivamo sempre e noi non siamo riusciti a frenarli». Prandelli prova a cercare qualche attenuante per trovare il morale per la prossima sfida che sarà decisiva per approdare agli ottavi: «Non abbiamo sbagliato l’approccio alla partita noi dovevamo verticalizzare come abbiamo fatto con quelle due azioni di Balotelli. Forse se segnavamo sarebbe stato un match diverso. Sapevamo che sarebbe stato necessario giocare la terza partita per qualificarci, che non ci bastava vincere la prima. Sapevamo che era un girone difficile, ma ora dobbiamo ripartire e pensare al prossimo incontro. Dobbiamo solo recuperare le energie e giocare come sappiamo».Poi, come un buon padre di famiglia, è pronto a difendere i suoi giocatori: «Non so se siamo stati superficiali, ma io ho visto tutti i giocatori che hanno corso». Prandelli è pronto a spiegare anche l’ingresso di Antonio Cassano: «volevamo due o tre giocatori tra quelle linee ma loro sono stati bravi a chiudere tutti gli spazi». Anche capitan Buffon è pronto a riconoscere gli indubbi meriti degli avversari sostenendo che «nel calcio non esistono più cenerentole, soprattutto in una competizione come il Mondiale. Speravamo di fare meglio e pensavamo di aver preparato bene la partita. Invece abbiamo avuto qualche difficoltà e dopo che loro sono andati in vantaggio hanno gestito bene la vittoria». La lezione è stata dura ma anche il n.1 azzurro pensa al futuro: «Adesso ci si rialza guardando agli aspetti positivi. Anche se avessimo pareggiato non sarebbe cambiato nulla e pure se avessimo vinto, comunque all’ultima partita saremmo dovuti andare a guadagnarci dei punti. Insomma, per una volta dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di fare bene». Che sarà un’altra Italia contro l’Uruguay prova a sostenerlo Antonio Cassano, ieri poco incisivo nel suo esordio mondiale: «Sono convinto che ce la faremo. Ma adesso è importante recuperare energie. Emozione per l’esordio? Non ci sono emozioni, ora conta solo fare una grande partita. Possiamo farcela tranquillamente».Quello di ieri è stato l’esordio anche per il giovane Lorenzo Insigne, per niente soddisfatto del risultato: «Loro hanno fatto una grande gara, sono entrato sull’1-0, ho cercato di dare una mano alla squadra con gli altri entrati, ma non ci siamo riusciti, rimane il rammarico, ora pensiamo all’Uruguay». La sconfitta è stata dura e inaspettata. L’Italia ha subito eccessivamente il gioco degli avversari senza reagire sul campo, ora però dovrà reagire sul piano del morale e in fretta. Anche se il giocatore napoletano cerca di convincere che lo spogliatoio non è depresso: «Siamo solo tristi per aver perso ma carichi per l’Uruguay. Sarà una gara difficile ma cercheremo di fare la nostra parte per passare il turno».Che non sia «stata una delle migliori partite» non può negarlo nemmeno Alessio Cerci il quale, però, non riesce a trovarne la spiegazione: «Cosa non è andato in campo non lo so, ma io ho visto i compagni molto concentrati prima della partita. Contro l’Inghilterra abbiamo giocato una super partita, ma oggi (ieri, ndr) ci sta polemizzare sulla sconfitta. Bisogna voltare pagina e andare avanti perché ora ci giochiamo la qualificazione».
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