giovedì 17 luglio 2014
Piano d'azione congiunto Ue-governo per accelerare i lavori di recupero del sito archeologico. Dovranno essere completati entro il 2015. App e realtà vituali per incrementare l'affluenza dei visitatori.
COMMENTA E CONDIVIDI

L'Europa non aspetta: i lavori per il rilancio del sito archeologico di Pompei dovranno essere completati entro e non oltre il 2015. Parola del commissario Ue per la politica regionale Johannes Hahn che è intervenuto a Pompei con il ministro Dario Franceschini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, alla firma del piano d'azione congiunto Ue-governo per accedere ai lavori del Grande Progetto Pompei. Hahn ha sottolineato che finora solo il 25% dei fondi sono stati impegnati. Il Grande Progetto Pompei Non è la prima volta che Hahn torna a Pompei, per verificare il progetto: un finanziamento di 105 milioni. Il tutto mentre il sito archeologico continua a guadagnarsi le prime pagine dei giornali in Italia e nel mondo per gli scioperi del personale, che spesso bloccano i turisti ai cancelli, e per i continui crolli. Lavori anche di notte​Il Piano prevede che per guadagnare tempo a Pompei si potrà lavorare anche di notte e nei giorni festivi. "Una grande sfida e una grande prova per il Paese", che va portata a compimento "con la massima trasparenza possibile". Così il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini. "E' un impegno ad accelerare tutte le azioni" previste dal Grande progetto e a "spendere le risorse nei tempi previsti", aggiunge Franceschini. Non si tratta solo di tenere fede all'obbligo di tutela del patrimonio previsto dalla Costituzione, spiega il responsabile del Mibact, ma anche di "un investimento economico per la valorizzazione e lo sviluppo e un'opportunità per creare occupazione". La realizzazione del Grande progetto è solo il primo passo, sottolinea Franceschini, perché "un sito come quello di Pompei ha bisogno di una manutenzione costante e interventi di restauro continui". 

Il Cnr presenta un'App App e realtà virtuali per consentire una «visita» on line degli edifici nel sito archeologico di Pompei. Al commissario europeo Johannes Hahn i responsabili del Cnr hanno illustrato il contributo ulteriore che la ricerca italiana intende offrire al Gpp. «La ricerca sul patrimonio culturale è una priorità europea non solo nazionale» è stato detto e, a tal proposito è stato dimostrato come l'innovazione si inserisce nell'incremento della divulgazione della cultura, mediante l'adozione di nuove App già create per il sito di Siracusa. L'attività del Cnr è orientata a coniugare l'informatica all'archeologia per incrementare l'affluenza di visitatori nei siti archeologici e la comprensione sia storica sia dei metodi di restauro. Tra i progetti presentati quello del Tour Virtuale ad alta risoluzione realizzato dai tecnici del Mibact con informazioni complete relative all'intervento sulla Domus di Octavius Quartio, detta anche Loreio Tiburtino.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: