giovedì 20 agosto 2020
I top club sempre più si affidano a allenatori che vadano a genio alle loro stelle milionarie Così la Juve ha seguito l’esempio di Real (il primo con Zinedine Zidane), Bayern e Psg
Andrea Pirlo nuovo allenatore della Juventus

Andrea Pirlo nuovo allenatore della Juventus - Ansa

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Gestori di fuoriclasse più che allenatori di un collettivo. Sembra questa la scelta che sta prendendo piede nelle grandi del calcio europeo, dove gli spogliatoi sono pieni di campioni dotati di ingaggi miliardari. Sempre più spesso l’allenatore diventa un ex calciatore che ha smesso da pochi anni senza un grande curriculum in panchina.

L’ultima scelta in questa direzione è stata quella della Juventus che ha puntato su Andrea Pirlo per sostituire Maurizio Sarri. L’ex regista bianconero, oltre che del Milan e della Nazionale campione del mondo nel 2006, non ha ancora una presenza da allenatore. Era stato appena nominato tecnico della Juventus Under 23 al posto di Pecchia. In pochi giorni si è trovato catapultato alla guida di una delle squadre più importanti d’Europa, voluto fortemente da Andrea Agnelli.

Pirlo dovrà riallacciare i fili con il gruppo, guidato da calciatori che sono stati suoi compagni di squadra in bianconero e in azzurro, come Buffon, Bonucci e Chiellini. L’esempio più riuscito in questo senso è stato quello di Zidane al Real Madrid, diventato allenatore a 44 anni con l’unica esperienza precedente della squadra B delle Merengues. Da lì è partito un ciclo formidabile con tre Champions League consecutive, un exploit che ha proiettato Zidane nell’Olimpo della competizione insieme a Paisley e Ancelotti. Fondamentale la sua capacità di parlare lo stesso linguaggio dei campioni del Real, a partire da Ronaldo che adesso (salvo clamorosi trasferimenti estivi) sarà allenato da Pirlo alla Juventus.

Differente il profilo anagrafico e lavorativo, ma simile la logica che ha portato alla nomina di uno degli allenatori delle quattro semifinaliste di Champions League: Hans-Dieter Flick ha già 55 anni, ma è arrivato alla guida dei bavaresi con una sola esperienza da tecnico in prima, all’Hoffenheim. Poi solo ruoli da vice con la Germania e il Bayern. La promozione all’Allianz Arena è arrivata a novembre dopo l’esonero di Kovac che era entrato in rotta di collisione con i leader del gruppo. Un rapporto che Flick ha saputo recuperare al meglio, come dimostra questo finale di stagione travolgente dei bavaresi.

Avrebbero voluto percorrere una strada simile anche i senatori del Barcellona, guidati da Messi, che chiedevano a gran voce il ritorno di Xavi al Camp Nou nel ruolo di allenatore al posto di Quique Setién. Un modo per riportare serenità all’interno di una squadra sfilacciata dalle divisioni tra senatori e vertici blaugrana. Il presidente Bartomeu invece ha scelto Koeman. E adesso la battaglia si sposterà sul terreno delle prossime elezioni per la guida del club.

Finisce per arrivare alle stesse conclusioni anche chi ha un’idea di calcio più collettiva, come Tuchel al Psg. L’allenatore tedesco, piuttosto traballante da mesi, ha dovuto affidarsi alle magie di Neymar e Mbappè per rimontare l’Atalanta nei quarti di finale. La sensazione è che le grandi squadre stiano diventando sempre più ingovernabili per gli allenatori fautori di un gioco troppo elaborato. Meglio affidarsi a ex campioni che conoscono il linguaggio dei fuoriclasse, più che puntare su principi tattici complessi.

L’arma di un collettivo sincronizzato resta in mano alle formazioni che devono colmare la distanza rispetto alle big, come il Lipsia di Nagelsmann, che, al di là della semifinale persa con il Psg, è un’orchestra perfetta di movimenti automatici in difesa e attacco. In parte è sempre stato così, ma adesso la tendenza sembra accentuarsi. Perché i campioni diventano sempre più pagati e quindi autonomi. E l’esempio di Zidane ha suggerito di imboccare altre strade a chi insegue la Champions da anni.

I top club sempre più si affidano a allenatori che vadano a genio alle loro stelle milionarie Così la Juve ha seguito l’esempio di Real, Barça, Bayern e Psg Andrea Pirlo, allenatore della Juve

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