lunedì 11 novembre 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Uno studente su tre pensa che la pirateria non causi nessun danno, pur sapendo che è un reato. I risultati del progetto sono stati presentati oggi a Roma, presso Casa Alice, sede di Alice nella Citta, sezione autonoma del Festival del Film di Roma, dai ragazzi di alcune scuole romane che hanno preso parte all'iniziativa curata da Libera.Il progetto è stato realizzato nel corso degli ultimi tre mesi dell'anno scolastico 2012-2013, in 11 regioni italiane, 43 classi di scuole superiori di secondo grado e 5 gruppi informali, per un totale di 900 ragazzi tra i 15 e i 20 anni. I ragazzi hanno risposto ad un questionario e hanno partecipato ai laboratori proposti dagli operatori di 'Liberà. L'indagine, frutto del progetto, si intitola Oltre la piraterià. I film, il cinema e i giovani: tra web, dvd e grande schermo. La percezione del fenomeno della pirateria audiovisiva tra gli studenti italiani ed è pubblicata da Edizioni Gruppo Abele della Collana Quaderni di Narcomafie.Dai risultati è emerso che guardare i film è un'attività molto apprezzata. Nove studenti su dieci amano andare al cinema e otto su dieci lo fanno in compagnia. I ragazzi dichiarano, inoltre, di apprezzare la qualità della visione (lo schermo grande, l'audio e la qualità dell'immagine), la possibilità di vedere film in anteprima rispetto agli altri canali e ritengono che il cinema sia un'occasione di arricchimento culturale e di crescita personale. Tuttavia dall'indagine emerge che gli studenti non riescono ad andare al cinema quanto vorrebbero e dunque scelgono altri mezzi a disposizione. Sei ragazzi su dieci dichiarano di aver visto film al cinema nell'ultimo mese e quattro su dieci di aver visto più di tre film al cinema negli ultimi sei mesi. Nella scelta fra la visione al cinema e quella a casa, streaming e download legali e illegali, noleggio e acquisto di dvd originali e piratati, i ragazzi si dimostrano consapevoli della diversa qualità della visione, ma i costi per loro eccessivi di cinema e dvd, la lontananza delle sale cinematografiche da casa, la carenza di videoteche e la maggiore flessibilità della visione a casa portano a preferire spesso gli strumenti non ufficiali.Sulla percezione della pirateria audiovisiva, dunque, uno studente su tre pensa che non causi nessun danno, pur sapendo che è un reato. In particolare non si rendono conto di danneggiare chi lavora nel settore, danneggiando anche se stessi, qualora in futuro volessero lavorare nell'audiovisivo. Per i ragazzi, visto che molti reati restano impuniti, la fruizione di film, per quanto illegale, appare ininfluente, marginale o addirittura giusta in una fase di crisi economica come quella che stiamo vivendo.Fra le proposte elaborate dai ragazzi al termine del lavoro quelle di rafforzare l'offerta legale di film disponibile su internet; abbassare per i giovani i costi dell'ingresso al cinema e del noleggio-acquisto di dvd; avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, attraverso iniziative e rassegne all'interno del contesto scolastico, incontri con gli autori, inserimento dei film nella programmazione didattica; valorizzare le sale cinematografiche come luoghi di incontro e socializzazione. I rappresentanti dell'industria audiovisiva presenti all'incontro si sono detti molto colpiti dai risultati dell'iniziativa, e hanno espresso la volontà di portarla avanti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI