martedì 10 giugno 2014
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Indimenticabile Piera Degli Esposti. Per De Filippo è stata «’O verbo nuovo», e per Giorgio De Chirico, un attore, qualsiasi ruolo interpretasse, «bravo lo stesso». Due lodi, due profezie dedicate, che non hanno mai perso il sapore della verità in questi quasi suoi 50 anni di lavoro. E mentre a fine giugno uscirà in sala Tutte le storie di Piera, il doc di Peter Marcias, e Bravo lo stesso, un libro curato da Manuel Giliberti, l’attrice emiliana, torna in scena nel ruolo della dea Athena, al Teatro Antico di Siracusa (che l’ha voluta premiare con il premio alla Carriera assegnato dalla Fondazione Inda), per le Coefore  - Eumenidi, la tragedia eschilea diretta da Daniele Salvo.Della «Orestea» lei ha interpretato prima Clitemnestra, poi Elettra e ora la dea Athena. Qual è la forza di questa tragedia?«È una tragedia incredibilmente attuale. In una storia dove si susseguono omicidi, ritorsioni e odio tra membri della stessa famiglia, il ruolo di Athena, la dea della giustizia, è decisivo. Il finale di questa tragedia diventa un finale di pace dopo tanto disordine. La dea Athena fonda un’istituzione senza precedenti, il tribunale degli uomini e compie un gesto rivoluzionario: assolve Oreste, il matricida che vuole difendere la memoria del padre Agamennone e redime le Furie, trasformandole in Eumenidi».  Dopo tanto tempo è ritornata a recitare in uno dei posti tanto amati dagli attori, il teatro di Siracusa.«Il teatro di Siracusa è una vera scuola per gli attori. La vastità del palcoscenico (le bellissime scenografie sono curate da Arnaldo Pomodoro) e la sua lontananza con gli spettatori sono una vera sfida per l’attore. Come hanno ricordato nel convegno legato alle tragedie e organizzato dall’Istituto Gestalt Therapy Kairòs, il peso della parola assume un valore incondizionato e il tono, l’enfasi, più dello sguardo, più del viso, divengono la forza e la sostanza della tragedia. Come figlia di un sindacalista ho interpretato con gioia questo personaggio in questo particolare momento che il mondo sta vivendo. In queste serate il pubblico non è stato mai passivo, a volte i ragazzi presenti urlavano il nome di Athena, come per esternare ancora una volta che anche i giovani sentono il bisogno della giustizia».  Ilsuo sguardo sull’arte è a trecentosessanta gradi. Come legge il presente e il futuro del cinema, della televisione e del teatro?«Grandi autori e registi non ci sono più. Penso a Fellini, ma soprattutto a Marco Ferreri, dimenticato da molti. La sua scrittura spesso aveva una dimensione profetica e un continuo rimando alle nuove generazioni. Il nostro cinema è forte, vince premi, ma occorre ripensare di nuovo alla realtà, alla tensione del dolore e alla solitudine delle persone. Per questo non bisogna tacere sulla fede. Sono buddista, ma apprezzo le religioni e il ruolo che hanno. La fede è un sostegno vitale molto alto di cui non possiamo fare a meno. La nostra esistenza è un mistero: se non partiamo dalle domande che questo mistero ci pone non arriveremo mai a vivere in equilibrio. In questo momento la pace è per noi un importante traguardo da raggiungere.Il Papa domenica ha compiuto un gesto importante. In Vaticano ha riunito il presidente israeliano Shimon Peres, il palestinese Abu Mazen e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo per pregare insieme per il dono della pace.«Papa Francesco è un uomo molto intelligente e continuamente compie azioni dal grande significato. Ho avuto la fortuna di conoscere direttamente papa Ratzinger: ho risposto subito al suo invito a interpretare la Via Crucis e a partecipare al Giubileo degli artisti nella Cappella Sistina. Benedetto XVI mi ha molto colpito perché è un uomo intelligentissimo ma molto, molto umile». I suoi futuri progetti?«In tv ritorno in Una grande famiglia 2. E poi sarò protagonista di due film diretti da due esordienti: Leoni con la regia di Pietro Parolin, dove interpreto la madre aristocratica di Neri Marcoré, e Cloro di Lamberto Sanfelice, dove recito al fianco di Sara Saraiocco, una giovane attrice straordinaria. Sarò anche in una puntata della trasmissione televisiva di Colpo di scena di Pino Strabioli, con Dario Fo, Gigi Proietti, in onda la domenica su Raitre. Ci sono momenti in cui ho lavorato poco, ma ho avuto la forza di non avere paura e di aspettare».
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