mercoledì 24 maggio 2023
Il direttore Claudio Longhi presenta a Milano le novità 2023-24: ben 27 produzioni e 15 prime nazionali dedicate alla parola. Da Popolizio per Gork'ij al presepe di Francesco raccontato da Celestini
Il direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano Claudio Longhi

Il direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano Claudio Longhi - Foto di Masiar Pasquali

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Il corpo delle parole è il tema intorno a cui si snoderà la stagione 2023-2024 del Piccolo Teatro, dove farà il suo debutto alla regia, da quando è direttore dello stabile milanese, il direttore Claudio Longhi. Il quale, nelle note di sala, cita l’incipit del Vangelo di Giovanni: «In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio».

Una stagione ricchissima di appuntamenti e densa di contenuti e grandi artisti, quella del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, nelle sue tre sale (gli abbonamenti sono stati 18mila avvicinandosi ai livelli pre pandemia), ma che si snoderà anche all’esterno per coinvolgere la città, come illustrato ieri al Grassi dal presidente del Cda del Teatro Salvatore Carruba e dal direttore e regista Longhi. Tra le produzioni e coproduzioni (27 di cui 15 prime nazionali), 33 spettacoli ospiti e collaborazioni, infatti, sarà lui a mettere in scena all'inizio del nuovo anno, al Teatro Grassi, Ho paura torero di Pedro Lemebel (2001).

L'edizione teatrale del romanzo caposaldo della letteratura ispano-americana, segna anche una nuova tappa del sodalizio di Claudio Longhi e Lino Guanciale, in scena in uno spettacolo sullo sfondo de il Cile di Augusto Pinochet. Spettacolo che fa parte del filone «legato alla pagina romanzesca», uno dei vari filoni delle nuove produzioni del Piccolo. Ed ecco il 27 settembre la ripresa del Barone Rampante con la regia di Riccardo Frati in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino. Federica Fracassi e Fanny & Alexander portano i scena Trilogia della città di K., inferno famiiare nato dalla penna di Agota Kristòf. Mentre Emma Dante termina il suo itinerario attraverso Lo cunto de li cunti di Basile con un apologo sull’ottusità del potere, Re Chicchinella. Sotterraneo, collettivo teatrale associato al Piccolo, avvia una scrittura originale ispirata a Farenheit 451 di Bradbury. Ospite Nanni Moretti, al suo debutto nella regia teatrale, che porta in scena due commedie di Natalia Ginzburg, Fragola e Panna e Dialogo, riunite nel titolo Diari d'amore.

Per il filone drammaturgico nuova produzione del Piccolo è La pulce nell’orecchio, commedia di George Feydeau con regia di Carmelo Rifici mentre Massimo Popolizio rende omaggio al primo spettacolo che inaugurò il Piccolo di Milano nel 1947 portando in scena L’albergo dei poveri di Gor’kij. Senza dimenticare gli anniversari: oltre al centenario di Calvino, gli anniversari di Puccini, Testori e i 150enario di Manzoni. Ecco la ripresa de I promessi sposi alla prova di Andrée Ruth Sammah, mentre Antonio Latella in BAT-Bottega amletica testoriana crea un luogo di ricerca aperto sul linguaggio inconfondibile dell’autore milanese.

Omaggio a Puccini nel melologo di Toni Servillo e Giuseppe Montesano Puccini, Puccini, che cosa vuoi da me? con l’Orchestra Sinfonica di Milano. Il drammaturgo Pascal Rambert proporrà Durante, secondo testo del trittico pensato per il Piccolo. Scritto, diretto e interpretato da Francesco Alberici debutterà anche Bidibibodibiboo, un ritratto al vetriolo del mondo del lavoro ai tempi di Amazon. E poi ancora tante star: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Glauco Mauri, Lina Sastri, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco.
Torna anche Marco Paolini a 60 anni da quel 9 ottobre 1963 che vide la tragedia del Vajont. VajontS 23. Narrazione per coro popolare (Strehler, 9 ottobre), è una creazione collettiva con la quale il Piccolo si unisce a La Fabbrica del Mondo e ad altre istituzioni culturali e civili del Paese per un grande ricordo condiviso. Nella seconda serata (Strehler, 16 ottobre), verrà riproposto Il racconto del Vajont, l'orazione civile, composta da Paolini con Gabriele Vacis. Arriva anche Boomers il nuovo spettacolo di Paolini. Da non dimenticare il 24 luglio Arlecchino ricreato da Stefano De Luca con Enrico Bonavera e un cast di giovanissimi. Tra i grandi affabulatori arriva Ascanio Celestini che il 23 dicembre porta allo Strehler L’asino e il bue. Greccio 2023 nell’ottavo centenario del presepe di San Francesco.

Continua l’impegno del Piccolo per le scuole con gli spettacoli della serie Il teatro tiene banco per elementari, medie e superiori oltre ai progetti di teatro ecologico per la città di Unlock the city: Bucolica di Marta Cuscunà al Parco Cassinis nel sud di Milano mentre Limited edition di Davide Carnevali prenderà il via nell’area Nosedo Porto di Mare.

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