mercoledì 5 marzo 2014
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Potrebbe diventare un caso diplomatico la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Sochi, prevista per venerdì alle 17 ora italiana. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno scelto di non sfilare, l'Ucraina molto probabilmente farà altrettanto. Anche se il governo russo esclude ufficialmente qualsiasi variazione al programma della manifestazione, le diplomazie internazionali si domandano se boicottare o meno l'apertura dei giochi paralimpici. In ballo non c'è solamente l'assenza in tribuna di rappresentanti politici, ma l'assenza degli atleti stessi, che come da tradizione dovrebbero sfilare nel corso della cerimonia dietro le loro bandiere nazionali. Washington e Londra, pur assicurando che i rispettivi atleti saranno ai nastri di partenza delle rispettive gare, hanno scelto di far disertare loro la cerimonia.L'Italia invece ci sarà. «Noi andiamo lì per celebrare un evento sportivo, e non è prevista alcuna forma di protesta o di boicottaggio da parte della nostra delegazione» ha spiegato a Redattore sociale il presidente del Cip Luca Pancalli, in procinto di partire per la Russia.Dura la reazione del presidente del Coni Giovanni Malagò: «Gran Bretagna e Usa hanno deciso di non sfilare, è una decisione frutto di argomenti politici importanti come il G8, in programma proprio a Sochi. Così però viene strumentalizzata non solo l'attività olimpica ma addirittura quella paralimpica, e questo si commenta da solo».
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