mercoledì 16 settembre 2015
​Scaduti a mezzanotte i termini per presentare le candidature. La città eterna dovrà vedersela con Los Angeles, Parigi, Budapest e Amburgo. La decisione verrà presa tra due anni in Perù.
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​È ufficiale: sono Los Angeles, Parigi, Budapest e Amburgo le città che Roma dovrà battere per poter organizzare le Olimpiadi 2024. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che sceglierà la città vincente in Perù nel 2017, ha annunciato la lista finale al termine della "deadline" a mezzanotte, per la presentazione delle candidature. Dopo la campagna deludente per i Giochi invernali del 2022, dove sono rimaste solo due candidature, dopo che quattro cttà si sono ritirate a causa degli enormi costi e il mancato sostegno pubblico, il Cio punta a ripristinare un'immagine della kermesse come di un'opportunità di rilancio economico. Roma, che ha già ospitato i Giochi nel 1960, aveva già ipotizzato una candidatura per i Giochi 2020, ma si era ritirata per le preoccupazioni del governo sui costi finanziari. Ci riprova ora e dovrà vedersela con Los Angeles, rimasta in lizza dopo il ritiro dell'altra città statunitense, Boston, e che spera di organizzare i Giochi per la terza volta dopo il 1932 e il 1984. Parigi, a cui è sfuggito il tentativo di organizzare le Olimpiadi del 2012, potrebbe festeggiare il centenario, dopo i Giochi organizzati per la prima e ultima volta nel 1924. Amburgo, che non ha mai ospitato i Giochi e ha battuto Berlino come scelta nazionale, punterà a una soluzione organizzativa tutta all'interno della città, in cui gli atleti potranno muoversi a piedi per raggiungere i vari luoghi della competizione (ad Amburgo comunque a novembre si terrà un referendum per tastare l'effettiva disponibilità dei cittadini). In corsa c'è infine Budapest, che punta a unirsi alla Russia come unico Paese dell'est europeo ad aver mai organizzato i Giochi Olimpici estivi.
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