lunedì 9 maggio 2016
Il transito di Mercurio monopolizza l'attenzione di milioni di appassionati e degli scienziati. Intanto l'Agenzia spaziale americana ha reso pubblici i dati raccolti dalla sonda Messenger.  Guarda il VIDEO
Occhi al cielo: ecco il transito di Mercurio
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Un evento che accade poche volte in un secolo, per la precisione solo 13, ma che è di una bellezza tale che riesce a coinvolgere nella sua “osservazione” milioni di persone. In queste ore Mercurio con il suo transito sta infatti offrendo uno spettacolo suggestivo, passando davanti al disco del Sole e generando una micro-eclissi. Il passaggio sul Sole del più piccolo pianeta del Sistema Solare è visibile da tutta Italia.

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L’ingresso della figura di Mercurio sul disco solare è cominciata alle 13,12, quando il pianeta è apparso come un piccolo neo sulla superficie del Sole. Il transito è molto lento: dura circa 7,5 ore e si concluderà alle 20,42. Da Asiago a Catania, l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) ha mobilitato i suoi osservatori in eventi per le scuole e il pubblico, con telescopi puntati sul Sole e conferenze su Mercurio. Mobilitati con decine di eventi anche gli appassionati del cielo dell'Unione Astrofili Italiani (Uai), che nel loro sito web hanno ricostruito la storia dei transiti di Mercurio osservati dal 1631. Vasta anche la partecipazione dei social media per esempio su Twitter, sotto l’hashtag #MercuryTransit: tantissimi utenti stanno pubblicando le foto catturate durante le dirette su internet. E in omaggio al transito di Mercurio sul Sole, la Nasa ha pubblicato la prima mappa completa della superficie del pianeta più piccolo (e più interno) del Sistema Solare.

La mappa realizzata grazie ai dati arrivati dalla sonda Messenger, in orbita attorno al pianeta dal 2011 al 2015, mostra con dettaglio tutte le caratteristiche topografiche di Mercurio, dalle sue più alte montagne, che raggiungono 4.500 metri fino agli abissi del bacino Rachmaninoff, profondo 5.380 metri. In pratica è disponibile un archivio di diecimila miliardi di byte (10 Terabyte) di informazioni, tra cui 300mila fotografie. Le nuove mappe comprendono anche le regioni dell’emisfero Sud, i cui dati erano ancora in fase di elaborazione, e permettono per la prima volta di dare una sguardo dettagliato dell’intera superficie del pianeta.

 

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