giovedì 8 settembre 2011
Scatta in Nuova Zelanda il torneo della palla ovale: All Blacks superfavoriti, azzurri con l'obiettivo di fare bella figura. Ma l'esordio di domenica con l'Australia sarà durissimo.
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La baia di Auckland "brucia" nell'attesa, diventando un formicaio ovale. Il cuore della città batte impazzito scandendo il conto alla rovescia. Il Mondiale di rugby sta per cominciare, Nuova Zelanda 2011 comincia domani alle 20.30 ora locale di domani, le 10.30 in Italia, quando all'Eden Park, tempio della palla ovale che si è rifatto il trucco aumentando la capienza di diecimila spettatori, gli All Blacks sfideranno Tonga. Inutile dire che c'è già il tutto esaurito e che i bagarini stanno facendo affari d'oro. La pressione sulla squadra di casa è enorme, la possibilità di non vincere questa Coppa del Mondo non viene neppure presa in considerazione.In questo clima di attesa anche l'Italia è arrivata ad Auckland, per sfidare domenica al North Harbour Stadium da 25mila posti l'Australia due volte campione del mondo e fresca vincitrice del Tri-Nations.Mai battuti dagli azzurri nei 15 scontri diretti giocati al 1973 ad oggi, i 'Wallabies' sono ovviamente favoriti nonostante le previsioni del tempo, che dicono pioggia, giochino in favore della mischia azzurra.Nel XV titolare per la sfida agli 'aussiè ci sarà quasi sicuramente Andrea Lo Cicero, vista l'indisponibilitàdell'altro pilone sinistro, Salvatore Perugini. La sfida agli australiani segnerà l'89/a presenza con la maglia dell'Italia, e l'esordio nel quarto Mondiale cui il pilone catanese prende parte. È l'unico azzurro insieme a Mauro Bergamasco ad aver preso a tutte le rassegne iridate dal 1999 ad oggi."Sono entusiasta che sia arrivato il momento di scendere in campo - dice il Barone - e di farlo nel mio quarto Mondiale. Voglio dare il massimo, offrire alla squadra il mio contributo in termini di esperienza. Sappiamo di affrontare un grande avversario, ma per questo vogliamo provare a farci subito un grande regalo".Ma con quale spirito l'Italia affronta l'Australia? "L'atmosfera in gruppo è positiva, abbiamo lavorato bene in questi mesi e questo ci dà fiducia - risponde Lo Cicero -. L'Australia si è complimentata con la nostra mischia, ed ora dovremo dimostrare di meritare questa stima con una grande prestazione del pack perchè i Wallabies vorranno sfidarci sui nostri punti forti: la partita comincerà lì davanti". "Siamo una squadra che unisce l'esperienza di tanti giocatori alle qualità di alcuni giovani - continua il siciliano - che sono entrati di recente a far parte del gruppo, mi auguro che troveremo piacere e voglia di divertirci in campo. Il resto verrà, e comunque anche se l'Australia è una grande squadra noi non avremo alcun timore reverenziale nei suoi confronti e ci metteremo grinta. Ci siamo allenati bene ed abbiamo fiducia in ciò che facciamo. La svolta spero arrivi dai giovani della squadra, sarà importante che loro seguano il loro istinto per uscire dagli schemi e mettere in difficoltà la loro difesa".Come ci si sente alla quarta coppa del mondo? "Non credo che per me ce ne sarà una quinta - risponde il 35enne Lo Cicero -: mi piacerebbe tornare in Italia con qualcosa di positivo, un risultato che dia gioia a noi, a chi ha creduto in noi ed ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti più difficili". Poi per Lo Cicero, nel tempo libero 'lupo di marè ("per questo mi piace molto Auckland, questa non è solo terra di rugby ma anche della vela"), comincerà un'altra avventura, quella di tentare di essere selezionato come velista nella rappresentativa italiana per le Olimpiadi di Rio 2016.
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