domenica 16 gennaio 2011
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La città di Robin Hood e della foresta di Sherwood è uscita da un lungo tunnel fatto di crimine e degrado e oggi è all’avanguardia nella tutela ecologica. Capace, in controtendenza mondiale, di ridurre il fabbisogno di elettricità e di prodursela in proprio. Ottimi anche i tassi di riciclo e di riuso dei rifiuti di Leonardo Servadio «Se vedete qualcuno che compie attacchinaggi illegali contattate il Gruppo crimini ambientali!»; «Il Servizio comunitario di protezione del vicinato è abilitato a emettere multe di 50 sterline contro chi lascia cartacce o altri residui per la strada e se tale multa non viene pagata il colpevole è deferito al Gruppo crimini ambientali!». Sono alcuni degli avvertimenti esposti nel sito web di Nottingham, la città dove imperava il cattivo sceriffo che angariava i cittadini con tasse ingiuste, contro cui si batteva Robin Hood dalla foresta di Sherwood.Il luogo ha una storia antica: per dire, nel 1642 da qui scoppiò la guerra civile inglese che portò all’affermarsi del predominio del parlamento sulla monarchia. Oggi Nottingham è al centro di una nuova rivoluzione, consona coi tempi che corrono, e la foresta di Sherwood è diventata uno dei tanti parchi cittadini, mentre nel settembre scorso l’ente per il miglioramento dei trasporti (Campaign for Better Transport, consorzio che monitorizza i trasporti nel Regno Unito) l’ha dichiarata «la città meno dipendente dall’automobile» grazie alla crescita dei mezzi pubblici e allo sviluppo delle piste ciclabili; è inoltre seconda solo a Glasgow quanto ad aumento nel numero dei posti di lavoro e testate come il New York Times la considerano una delle dieci più importanti mete turistiche nel mondo.Le ferree prescrizioni di cui sopra non sono estranee a questi successi: si pensi che soltanto nel 2000 la città era soprannominata «Shottingham» (da shot », «sparo»), era una capitale del crimine d’oltremanica e ancora nel 2005 vantava un tasso di 115,5 atti criminali su mille abitanti, con una media di furti d’auto, assassinii, violazioni di domicilio nonché episodi di razzismo pari a 5 volte quelli dei centri urbani più tranquilli. Ma il consiglio comunale s’è dato da fare: con campagne di informazione e coinvolgimento della cittadinanza volte a generare rispetto per le leggi e collaborazione nella gestione degli spazi pubblici, tramite gruppi organizzati e specializzati. Sono state messe in campo diverse iniziative: per esempio «Settimane d’azione», che vedevano le agenzie di sicurezza lavorare con la cittadinanza per prevenire atti illegali di ogni sorta – a partire dai graffiti murali non autorizzati – e per entrare in contatto con le famiglie svantaggiate così da aiutarle. Lo scopo era ridurre il crimine della metà entro il 2012, ma l’obiettivo è stato raggiunto già nel 2010. E poiché 'città' è l’insieme degli abitanti, ma anche lo spazio fisico in cui vivono, le iniziative pro legalità sono andate di pari passo con quelle volte ad affrontare il passaggio epocale in campo energetico, per il quale il consiglio comunale ha stilato il piano Energy Strategy 2010-2020, che esamina fonti rinnovabili in relazione con le specifiche potenzialità del sito. La dichiarazione di apertura è chiara: «Gli investimenti nella generazione di energia sostenibile possono anche produrre nuovi introiti, attività economica, posti di lavoro». Già oggi Nottingham è il sito «maggiormente autosufficiente» del Regno Unito quanto a produzione di energia, e per il futuro punta soprattutto sullo sfruttamento delle potenzialità idroelettriche (sta sul fiume Trent e per attivare turbine basta un flusso d’acqua, non sono necessarie condotte forzate) e geotermiche e sulla produzione di energia dai rifiuti e dalle biomasse. a un aspetto non secondario sta nella riduzione degli sprechi – che con la campagna per la riduzione della criminalità e quella per il miglioramento dei trasporti ha in comune il fondarsi sull’informazione e sul coinvolgimento: in pratica, sulla comunicazione. Pare che funzioni: tra il 2006 e il 2010 il consumo energetico è passato da quasi 5000 gigawattora a poco più di quattromila. E senza imbarcarsi in grandi sacrifici, ma solo facendo scelte di buon senso: dal preferire l’autobus o la bicicletta all’automobile, all’usare le tende da sole invece dei condizionatori; dall’estrarre gas dai rifiuti organici, al passaggio ai rifiuti come combustibili per il riscaldamento... Il problema sta nel mettere assieme queste idee in uno sforzo coerente, di cui tutti si sentano partecipi. Nottingham del resto non è nuova a simili sfide globali: nel 1862 qui nacque il Notts County Football Team, la prima squadra di calcio professionistica al mondo...
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