venerdì 29 aprile 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Una favola che arriva dalla Polonia: il club del villaggio più “piccolo del mondo” è appena approdato tra le grandi del calcio polacco. La squadra di Nieciecza, paesino di appena 750 abitanti, la prossima stagione è tra le sedici iscritte alla Serie A di Polonia. In dieci anni, partendo dalle categorie più basse dei dilettanti, è approdata nella massima serie polacca. Il miracolo del Termalica BB Football Club, società sportiva fondata nel 1922, merita di entrare negli annali del calcio internazionale. Sette promozioni in due lustri, un passaggio da amatori a professionisti con il supporto della Bruk-Bet, l’azienda tra le più rilevanti nel settore del calcestruzzo e delle pietre per pavi- menti, proprietaria della squadra la cui favola qualcuno ha accostato a quella del Chievo Verona. Colori sociali blu e arancione, un elefantino come simbolo e il sogno di arrivare anche in ambito europeo. La svolta del Termalika è datata 2005, anno in cui il club venne acquisito da Krzysztos Witkowska, titolare della Bruk-Bet, l’azienda che nel piccolo villaggio di Nieciecza mise radici nei primi anni del nuovo millennio. Witkowska ha subito ristrutturato lo stadio ed acquistato una serie di giocatori capaci di avviare la scalata dalle serie minori dei dilettanti fino al massimo campionato. Tre promozioni consecutive poi un anno di stasi prima di riprendere con altri due salti di categoria. Dopo un biennio di assestamento sono arrivate altre due promozioni consecutive. L’ultima è quella che ha spalancato al Tetralika le porte della Ekstraklasa, la massima divisione calcistica della Polonia. Nieciezca è un villaggio rurale, piuttosto isolato, situato a poco meno di venti chilometri da Tarnow. La prima annata in massima serie non è stata esente da soddisfazioni e risultati di prestigio per il Termalika. La matricola arancioblù si è permessa il lusso di sconfiggere, con un netto 3-1, il blasonato Lech Poznan, formazione che in questa stagione ha affrontato e battuto in Europa League la Fiorentina di Sousa. Lunedì scorso, nell’ultimo turno di campionato, il Termalika ha ottenuto un meritato 22 sul campo del Wisla Cracovia, altra compagine che fa parte dell’elite della Ekstraklasa. Il piccolo club polacco, guidato dal 54enne Piotr Mandrysz, carriera calcistica trascorsa in patria, passando anche dal Pogon Stettino e dallo Slasck Wroclaw, alla sua seconda stagione al Termalika, è composto quasi interamente da giocatori polacchi. Gli stranieri sono appena quattro: due slovacchi, il forte difensore centrale Pavol Stano ed il trequartista dai piedi buoni Dalibor Pleva, la punta ucraina Volodymyr Koval (forte nel gioco aereo) ed il centrocampista centrale ceco Mario Licka, vecchia conoscenza del calcio italiano. Licka, infatti, arrivò al Livorno nel gennaio del 2005 con la fama di migliore giovane della Repubblica Ceca del 2003. Con la maglia dei labronici, tuttavia, collezionò appena quattro presenze, partendo una sola volta da titolare, nel tennistico Parma-Livorno 6-4. Uscito dal radar dei campionati principali in ambito europeo, Licka è tornato a far parlare di sé come calciatore del Termalika, illuminando la manovra della compagine di Nieciecza dove è un vero e proprio leader in campo, osannato dai tifosi. Il presidente Witkowska non si accontenta. «Il nostro obiettivo è qua-lificarci alle competizioni europee. Allora si che saremmo soddisfatti. Dobbiamo crederci visto quello che siamo riusciti a fare in questi dieci anni». Il patron del piccolo club polacco ha già avviato il progetto per l’ampliamento dello stadio: lo “Stadion Bruk-Bet” passerà da 2 mila a 5 mila posti a sedere. E c’è chi, per spiegare la lunga cavalcata verso la serie A polacca, non ha perso tempo a scomodare anche san Giovanni Paolo II che da queste parti è amato da tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA La favola del club di un paesino di appena 750 abitanti, che in dieci anni ha scalato tutte le categorie calcistiche passando dal dilettantismo alla massima serie polacca: un miracolo sportivo nel segno di san Giovanni Paolo II
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: