giovedì 3 settembre 2020
"Vae victis!" è il tema della decima edizione del festival delle narrazioni, ideato da Fulvia Toscano, che per un mese animerà la Sicilia sotto il Vulcano
La locandina del Festival Naxos Legge

La locandina del Festival Naxos Legge

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Vae Victis. Guai ai vinti. È la celebre esclamazione che Tito Livio attribuisce a Brenno, capo dei Galli, invasori di Roma nel 4° secolo a. C. per affermare il diritto del più forte, il tema della decima edizione di NaxosLegge, il festival delle narrazioni, della lettura e del libro ideato da Fulvia Toscano, da quest’anno inserito meritoriamente nel calendario dei grandi eventi dell’Assessorato al turismo della Regione Sicilia. Oltre un mese di appuntamenti, di confronti, incontri, riflessioni, mostre fino ai primi di ottobre per tentare di raccontare - come sottolineato dalla Toscano - «la storia da angolazioni e prospettive diverse. C’è un altro modo di vedere e di leggere la storia: non solo quello dei vincitori, ma quello dei vinti, a cui spesso i libri di storia non danno voce». Vinti, ma anche invincibili. Perché spesso i vinti sono gli sconfitti di una battaglia del momento, ma poi vincono nel tempo. Rimangono. Sono coloro che assumono posizioni «visionarie, eroiche ed eretiche». Come le testimonianze dei premiati per la Promozione della lettura e della cultura: lo scrittore e poeta Davide Brullo, direttore editoriale di Pangea che ha presentato a Roccalumera anche il suo Gries (edito da Nino Aragno); l'artista Simone Mestroni che da Udine combatte «lo stupidume moderno» con la “Città della Poesia”; Francesco Rovella della galleria Carta Bianca di Catania, punto di riferimento dell’arte contemporanea in Sicilia; Andrea Bartoli e Florinda Saieva, ideatori di quel miracolo che da quasi dieci anni ha cambiato il volto di Favara, in provincia di Agrigento, la Farm Cultural Park. Testimonianze di cammini visionari sì, ma anche possibili, in Sicilia e non solo, da imitare per modificare quello che appare un destino ineluttabile: la spartenza. O peggio ancora la resa, in una terra di straordinaria bellezza violata dall’incuria, dal degrado, dalla mancanza di prospettiva. La prima colonia greca in Sicilia, culla di civiltà, che purtroppo sembra si sia persa nella strada della storia. Non è un caso allora che ai premiati sia stata consegnata un’opera dedicata a Teocle, fondatore di Naxos, del maestro Alessandro La Motta, artista riminese che anni svolge una personale e interessante ricerca sul mondo classico e che il 4 alla Torre Vignazza del Parco di Naxos inaugurerà la sua personale intitolata “Di fronte ai classici”: con l’artista interverranno Gabriella Tigano, direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina, Andrea Cerra, presidente di Cultura Aetnae e il poeta e filologo classico Gianluca Furnari.

Un festival diffuso e totalmente autoprodotto, Naxos Legge, che da Giardini Naxos spazia in tutto il messinese, e si spinge anche nel Catanese, come a Paternò, e nel Siracusano, Augusta ed Avola. Il 5 a Taormina a Palazzo Ciampoli, alle 16, l’incontro tecnico sul “Sistema dei parchi archeologici di Sicilia. Bilanci e prospettive” con l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, e i direttori dei 14 parchi archeologici di Sicilia. «È questo un risultato già importante, perché segna la ripresa delle attività culturali – sottolinea Samonà -. Però la questione dei Parchi è più complessa: affronta il tema di una riforma che va sempre di più verso la loro autonomia, per renderli pienamente fruibili e centrali nell'offerta culturale siciliana. Un primo bilancio è dato dalla riapertura dei parchi archeologici dopo il fermo dovuto all'emergenza coronavirus. Il lavoro in questa direzione è interessante e va di pari passo con l'impegno di coloro che da sempre, come il festival Naxos Legge, sono impegnati nella promozione della cultura». Alle 19.30, si terrà poi la cerimonia di consegna del premio "Comunicare l‘antico" assegnato quest'anno a Massimo Osanna; Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele; Alessandro La Motta; Carmelo G. Malacrino; Ugo Picarelli; Lorenzo Reina; Anna Ricciardi; Raffaele Schiavo.

Se il suggestivo Monastero dei santi Pietro e Paolo d'Agrò di Casalvecchio Siculo, domenica 6 alle 19, ospiterà l’importante incontro sui "Greci di Sicilia e di Calabria", venerdì 11 a Letojanni, a Villa Garbo, per lo spazio “Le donne non perdono il filo” si terrà la presentazione de libro Le ciociare di Capizzi (Iacovelli) di Marinella Fiume: anche in Sicilia nei giorni successivi allo sbarco del 10 luglio 1943, le forze alleate si mostrarono ben altro che "liberatori", scrivendo una pagina vergognosa di storia. “Le violenze perpetrate dai franco-africani ai danni della popolazione del comune dei Nebrodi è impossibile da dimenticare”. Al Castello di Donnafugata, in provincia di Ragusa, sabato 12 alle 18.30, la consegna del premio “La tela di Penelope, ai saperi delle donne” dedicato alle “Voci di donne di Sicilia tra tradizione e innovazione”: Rosalba Bentivoglio, Eleonora Bordonaro, Rita Botto e Miriam Palma. Targa speciale a Gianna Di Martino. Il programma continua con tanti altri appuntamenti che si possono scorrere nella pagina Facebook di NaxosLegge. Spazi per dare voce ai vinti. Invincibili.

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