mercoledì 28 settembre 2011
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Roba che neppure nei sogni dei tifosi più fiduciosi. Una festa continua: prima, durante e dopo. L’uno-due che non t’aspetti, una combinazione vincente che affossa il Villarreal e spedisce il Napoli nel paradiso della Champions League. Il tutto, dopo un avvio in chiaroscuro. Ma il Napoli sa sfruttare le amnesie degli avversari, non si fa scrupolo di annientare la preda che quasi alza le mani in segno di resa. Come al 14’, quando su cross di Lavezzi la difesa spagnola cade in un sonno profondo e Hamsik manda il Napoli in fuga con un diagonale vincente. Un bel regalo, da impacchettare e portare a casa. Il Napoli ringrazia, il Villarreal accusa il colpo. Non passano che un paio di minuti e gli spagnoli perdono palla, Lavezzi si beve Gonzalo che fa la frittata: fallo in area per il rigore trasformato da Cavani (17’). Il San Paolo era già una bolgia, diventa un inferno d’entusiasmo. Ma non può essere finita una partita dopo così poco tempo, soprattutto a questi livelli. C’è da soffrire, nella ripresa. Il Villarreal prende in mano il gioco, coi palleggiatori che si ritrova. Pepito Rossi fa il suo, con la sua gran tecnica. Il Napoli si affida al gioco di rimessa, la difesa serra le file e stringe i denti: squadra di lotta più che di governo. Occasioni, mischie, salvataggi: fuochi d’artificio nell’area partenopea. Perché c’è un tempo per colpire e uno per difendere. Onorato l’uno, si pensa all’altro. Per una serata attesa da un paio di decenni. La serata che spinge il Napoli: coronato un sogno, un altro è ora più che possibile.<+firmacoda>Ivo Romano
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