domenica 8 maggio 2016
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Che Francesco Durante (Frattamaggiore 1684-Napoli 1755) fosse geniale maestro, nella totale accezione della parola, e nume della Scuola Napoletana lo si evince dalla folta schiera di musicisti che furono suoi allievi, e ricordiamo per brevità solo Paisiello, Pergolesi e Jommelli. Ritrovare quindi Francesco Durante è un’emozionante sorpresa, come una perla splendente in regalo. Poiché tale è, ma insufficienti sono gli aggettivi, il suo Vespro breve a 4 voci con violini con interpolazione di Sinfonia, Ave Maria e Salve Regina, nella revisione e ricostruzione del maestro Dario Ascoli, che ha decifrato i frammenti catalogati dal biografo di Durante, Giuseppe Sigismondo, riportando alla luce, dopo secoli di oblio, un’opera di grande architettura musicale e restituendola, oltre che sacra, liturgica, per la devozione alla Vergine Maria nel mese di maggio, come era nelle intenzioni del compositore. Una prima esecuzione moderna del Vespro, accolta da grande successo, ascoltata venerdì 6 maggio nella stupenda chiesa di san Domenico Maggiore a Napoli, nel cui convento dimorò san Tommaso d’Aquino, resa possibile anche dal contributo del Comune di Napoli che l’ha inserita negli eventi del Maggio dei Monumenti. Ad eseguire l’opera, l’ensamble strumentale e vocale del napoletano Conservatorio San Pietro a Majella guidata dal maestro, e direttore del Conservatorio, Elsa Evangelista, assistita dal maestro Alessandro De Simone. Replica oggi nel Salone delle Feste della Reggia di Capodimonte, a Napoli. Valeria Chianese © RIPRODUZIONE RISERVATA Francesco Durante (1684-Napoli 1755)
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