mercoledì 19 febbraio 2014
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Concerti e mostre che abbracciano la cultura contemporanea ma anche la tradizione. È la proposta culturale della stagione 2014 del Museo del Violino di Cremona (piazza Marconi 5, Palazzo dell’Arte).  Il percorso musicale ed espositivo di quest’anno permetterà ai visitatori di accedere a due importanti rassegne: «L’eredità di Nicolò Amati» e «Liutai italiani del Novecento». Martedì è stata presentata la stagione 2014. All’interno dell’auditorium, il vero cuore del museo a due passi dal Duomo di Cremona, si potrà partecipare all’escursione musicale dal titolo «L’eredità di Nicolò Amati»; sarà questo il pretesto per poter ascoltare la voce degli strumenti della collezione del museo, costruiti dai grandi liutai del ’600 cremonese (Amati, Guarneri, Stradivari, Rugeri) e affidati ai giovani allievi dell’Accademia di alto perfezionamento «Walter Stauffer» di Cremona. (Il primo incontro è il 9 marzo). Tra gli appuntamenti spicca certamente il concerto del 10 maggio, con il chitarrista barocco Rolf Lislevand che suonerà la chitarra Sabionari.  Un’altra tappa di grande valore della stagione 2014 sarà anche quella con «I concerti del Consevatorio»; si tratta di un percorso musicale che va dal Barocco ai canti popolari. Sarà questa una rassegna interamente dedicata ai giovani: si comincia da questa domenica, 23 febbraio, per arrivare fino al 22 giugno.  Ma non sarà solo la passione per le note musicali a essere il fulcro della stagione di quest’anno: sono in cantiere una serie di mostre dedicate ai «Liutai italiani del Novecento», con sei esposizioni curate da Fausto Cacciatori. All’inaugurazione di ogni allestimento sono in programma dibattiti, conferenze e audizioni per indagare gli aspetti più originali della produzione di strumenti ad arco e si potrà aprire un colloquio diretto con le opere e i loro autori.  Il Museo del Violino, è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Arvedi Buschini. Si tratta soprattutto di un polo espositivo che racconta cinque secoli di liuteria cremonese in un percorso tra gli strumenti dei grandi maestri come Antonio Stradivari, Giuseppe Guarneri «del Gesù», Andrea Amati e i suoi discendenti; inaugurato solo nel settembre scorso. La struttura è già stata meta di oltre 25mila visitatori.
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