Poi, nel 2015, a mezzo secolo di distanza dal primo, è uscito 'Va, metti una sentinella', annunciato con grandi fasti dalla casa editrice americana di Lee HarperCollins: un sequel che è stato accolto con emozione dai moltissimi fan dell'autrice, ma non senza polemiche. Non sarebbe all'altezza di 'Il buio oltre la siepe' - dicono alcuni - e soprattutto non è chiaro quanto la scrittrice, considerata uno dei giganti della letteratura americana, avesse ancora piene facoltà mentali al momento dell'uscita del libro e ne volesse davvero la pubblicazione.
"Ha vissuto la vita che voleva vivere: molto riservata, circondata dai libri e dalle persone che l'amavano", ha dichiarato in un comunicato Michael Morrison, presidente di HarperCollins per gli Stati Uniti e il Canada. "Avrò sempre caro il ricordo del tempo che abbiamo trascorso insieme", ha aggiunto.'Il buio oltre la siepe' è stato tradotto in ogni angolo del mondo, ristampato centinaia e centinaia di volte, e negli Stati Uniti, ma anche in altri Paesi, costituisce lettura obbligatoria nelle scuole: la sua storia di ingiustizia e razzismo ambientata in una cittadina dell'Alabama - proprio come quella dove nacque lei - ha venduto quasi 40 milioni di copie ed è stata portata al cinema nel film omonimo del 1962 diretto da Robert Mulligan, con Gregory Peck nel ruolo del protagonista Atticus Finch. Nel 2007 la scrittrice era stata insignita della Presidential Medal of Freedom da George W. Bush e nel 2010 aveva ricevuto da Barack Obama la National Medal of Arts per il suo fondamentale contributo alla letteratura. "Quando l'ho vista, appena un mese e mezzo fa, era piena di vita, e il suo spirito malandrino e arguto come sempre", ha dichiarato il suo agente (Andrew Nurnberg, uno degli agenti letterari più famosi del mondo, ndr.). "Citava Tommaso Moro e mi rimbeccava sulla storia dei Tudor. Abbiamo perso una grande scrittrice, una splendida amica, e un esempio d'integrità".