mercoledì 8 gennaio 2014
Mondiali di calcio del 2022 in Qatar non si terranno in "giugno-luglio", ma probabilmente "tra il 15 novembre e il 15 gennaio al più tardi". Lo ha detto il segretario generale della Fifa subito smentito dall'organiszzazione. La decisione solo dopo Brasile 2014.
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Il mondo del calcio prende coscienza del fatto che in Qatar d'estate fa molto caldo. Troppo per pretendere che le partite si svolgano normalmente. E quindi il Mondiale del 2022, assegnato all'emirato mediorientale nell'ormai lontano 2010, sarà meglio non disputarlo nei canonici mesi estivi, ma piuttosto in inverno, preferibilmente "tra metà novembre e metà gennaio, al più tardi". A una temperatura" di circa 25 gradi, equivalente a quella di una primavera un pò calda in Europa. È il periodo perfetto". Il virgolettato è del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, andato oltre le perplessità espresse dal suo presidente Sepp Blatter e prima ancora dal numero uno della Uefa Michel Platini. Mai un così alto dirigente aveva assunto una posizione tanto netta sul problema-caldo. Ma la Fifa si è affrettata a precisare che Valcke, parlando alla radio France Info, aveva espresso "un proprio punto di vista" e che ogni decisione sulle date del torneo sarà oggetto di una consultazione con la "comunità internazionale del football" e con i suoi "partner commerciali". Il vice presidente della Fifa, Jim Boyce, si è detto "totalmente sorpreso" dall'intervento di Valcke. E comunque, fa sapere l'organo che governa il calcio mondiale, nessuna scelta definitiva verrà annunciata prima del Brasile 2014. Insomma, un mezzo pasticcio. Chi invece non ha dubbi sono i più diretti interessati i quali, attraverso il proprio sindacato (FIFPro), da tempo ripetono che un Mondiale giocato con temperature di 45-50 gradi non sarebbe serio. Né per lo spettacolo, né per il pubblico pagante, che merita di assistere a partite degne di un evento tanto importante. Alla faccia degli stadi con aria condizionata, promessi dagli organizzatori qatarioti. Al netto dei problemi che la novità di un Mondiale in inverno causerebbe all'organizzazione dei tornei nazionali (non ultima la serie A) e delle Coppe europee, già lo scorso luglio Blatter aveva espresso la sua preferenza in tal senso, soprattutto "per tutelare la salute dei giocatori". Il comitato organizzatore Qatar-2022 risponde di attendere l'esito della consultazione, ma di essere pronto a superare i dubbi, puntando forte soprattutto su futuristici impianti climatizzati, capaci di garantire temperature controllate intorno ai 26-28 gradi. A costo di consumi elettrici stratosferici, che però non spaventano il Qatar, tra i principali produttori mondali di petrolio e gas. Un altro ostacolo potrebbe essere costituito dalle resistenze dei canali radio-televisivi, specie nordamericani. Fox ed NBC, che d'inverno trasmettono le partite della NFL (il football a stelle e strisce), sono contrarie a cambiamenti di date.
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