giovedì 7 febbraio 2013
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Un tour di cui sono stati già venduti 100.000 biglietti in anticipo, un nuovo disco di inediti pronto per dominare l’hit parade e la colonna sonora di un film che sbancherà al botteghino come Bianca come il latte, rossa come il sangue tratto dal best dseller di Alessandro D’Avenia. La macchina da guerra dei Modà, il gruppo italiano del momento, scende in campo a Sanremo per vincere, dopo il secondo posto nel 2010 e la vittoria di Emma Marrone l’anno scorso con Non è l’inferno scritta dal leader della band Checco Silvestre.

 E, comunque vada, hanno già vinto. Da una parte il gruppo milanese, è supportato da una organizzazione potente che non lascia nulla al caso: i passaggi radiofonici sono garantiti dalla casa editrice Ultrasuoni creata da Rds, Radio Italia e Rtl, in più il nuovo album Gioia verrà uscirà in 150mila copie distribuite capillarmente in 3500 punti vendita, anche alle poste e dai ferramenta, al prezzo popolare di 16.99 euro, come pure popolari sono i prezzi del Gioia Tour che per ora conta 20 date, tra cui 5 al Mediolanum Forum di Milano Assago (2 già sold out) e 4 al Palalottomatica di Roma da cui il 9 aprile partiranno i concerti.   Ma l’altro punto di forza è che, al di sotto dei giubbotti in pelle da duri firmati Armani, batte il cuore popolare di cinque ragazzi normali capaci di attirare un pubblico trasversale con canzoni dichiaratamente per tutti, musica orecchiabile e testi semplici e schietti. «Lo so che non scriviamo chissà che cosa nelle nostre canzoni, ma i nostri sentimenti sono sinceri, per questo arrivano a tutti» dice Checco Silvestre in risposta a quelli che definiscono furbe o, peggio, banali , le loro canzoni. E di sentimenti ce ne sono da vendere in questo <+corsivo>Gioia<+tondo>, che uscirà il 14 febbraio insieme al dvd del concerto della band dello scorso 16 settembre all’Arena di Verona. Ed ecco quindi il cd aprirsi con la canzone che porta il nome della figlia di Silvestre, Gioia appunto, di 14 mesi «che è un invito a vivere con serenità, perché quando si ha la vita e la salute cos’altro vogliamo di più?», per chiudersi con la romantica A Laura, omaggio alla compagna dell’artista con gli archi della Bulgarian Symphony Orchestra di Sofia. In mezzo l’amore declinato in tutti i modi, come tormentone pop Dove è sempre sole, o come tango rock (Dimmelo, La sua bellezza). Infine, positività e melodia, anche nei due brani sanremesi (mentre nella serata Sanremo Story canteranno Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio). Come l’acqua dentro il mare è una sorta di ninna nanna per sua figlia «in cui le dico che qualunque difficoltà avrà, io ci sarò sempre col mio amore», mentre Se si potesse non morire è un brano che canta a pieni polmoni la speranza che calza a pennello alla difficile storia d’amore di due adolescenti del film Bianca come il latte, rossa come il sangue firmato da Giacomo Campiotti (alcune clip del film sono inserite nel video dei Modà). «La mia canzone sembrava scritta apposta per il film – dice Silvestre –. Quando l’ho visto sono rimasto colpito perché conosco bene la realtà della malattia, sia perché mia madre da anni lotta contro il cancro, sia perché con la band andiamo spesso a suonare negli ospedali. Quando ho visto il film, nella protagonista ho rivisto le sofferenze di Denise, una delle ragazze che seguivo e che era morta di leucemia nell’ospedale di Padova proprio il giorno prima. Ecco, per questo vorrei che attraverso i nostri brani passasse soprattutto questo. Viviamo con gioia e cerchiamo di volerci un po’ più bene».

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