giovedì 26 febbraio 2009
Debutto flop per Vinci. Mediaset ostenta tranquillità ma corre ai ripari In autunno arriverà Chiambretti?
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Ricordate quando, in classe, entrava per la prima volta un supplente, e un’invisibile onda di pura cattiveria passava senza parole fra i banchi, con la de­cisione unanime di esser pestiferi ad ogni costo? È l’immagine suscitata martedì in se­conda serata da Canale 5, quando Matrix è riapparso con il volto nuovo di Alessio Vinci, pronto coraggiosamente a sostituire Men­tana e il suo indubbio e personale carisma di fronte a un pubblico pronto a giudicarlo. E non è stata forse felice, anche se comoda, la risorsa del tema usato e abusato ormai in forma di spettacolo più che di informazio­ne, quello degli stupri: svolto senza origina­lità con servizi già visti e scontato sdegno, con ospiti e interlocutori notevoli, dal mi­nistro Carfagna al generale Mario Mori (ahi­noi presentato come «ormai in pensione»), dalla senatrice Vittoria Franco a Ilaria Cavo, da Marzio Barbagli al sindaco veronese Fla­vio Tosi, sino a Michelle Hunziker, cofonda­trice di un’associazione in difesa delle don­ne, alla quale il neoconduttore ha dato sod­disfatto del «tu». Impresa non facile, quella di Vinci, e non premiata da ascolti assai poveri – 1.053.000 spettatori, share del 10,73% – surclassati al­la grande su Raiuno dal Porta a porta cele­brativo' (2.721.000 ascolti, share 30,30%) con il quale, standing ovation compresa, la Rai ha ritualizzato la vittoria festivaliera targata Mediaset con il trionfo di Bonolis, Laurenti e Carta. Dura vita, quella del conduttore che deve sostituirne un altro già consacrato dal­la notorietà e dalla fidelizzazione del pub­blico: e non è difficile supporre che chiun- que, al posto del giovane giornalista della CNN, avrebbe incontrato le medesime dif­ficoltà, che l’accoglienza gelida di suoi ospi­ti ha sottolineato impietosa. E si merita quin­di tutti gli auguri possibili, nella sua non fa­cile impresa: anche perché – secondo Italia Oggi – la sua conduzione sarebbe a tempo. Per la prossima stagione – scrive il giornale economico – «Mediaset sta pensando di af­fidare lo spazio di Matrix a Chiambretti, lan­ciandolo come il David Letterman italiano». Un modo, secondo l’azienda, di andare in­contro ai gusti dei giovani. Anche a costo di scardinare un altro spazio giornalistico. Nel frattempo – nella speranza di far crescere gli ascolti – venerdì Matrix ospiterà Maria De Fi­lippi e nelle prosisme settimane si pensa di arruolare anche un volto femminile, maga­ri Cristina Parodi.
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