sabato 26 aprile 2014
​La centesima edizione di questa gara, inaugurata nel 1892, chiude la serie delle classiche del Nord. Finale durissimo con salite spaccagambe. Alejandro Valverde l'uomo da battere
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L'edizione numero 100 della Liegi-Bastogne-Liegi di ciclismo chiude questa domenica la massacrante serie delle classiche del nord. La "Doyenne" è considerata la decana fra le classiche-monumento, poiché venne inaugurata addirittura nel 1892. Nella 100/a edizione verrà riproposto il percorso del 2012, che prevede un finale durissimo, caratterizzato dalla riproposizione del Cote de la Roche aux Faucons, posto a una ventina di chilometri dal traguardo. Dopo i primi chilometri tutt'altro che facili, per via di continui saliscendi e trabocchetti tipici delle corse in Belgio, i corridori arriveranno a Bastogne, quindi risaliranno verso nord. Le prime due "cote" sono lontane dal traguardo (Roche-en-Ardenne e Saint-Roch) ma, dai -100 all'arrivo, cominceranno una serie di salite spaccagambe. La corsa, come spesso è accaduto, potrebbe decidersi sulla salita della Redoute, che presenta pendenze fino al 20 per cento, anticipando un falsopiano adatto a possibili attacchi decisivi. La Roche aux Faucons, 1.500 metri di salita al 9,3 per cento - con punte, nel tratto conclusivo, che vanno oltre il 15 - può riservare le ultime e decisive sorprese, prima del Cote de Saint-Nicolas (detta la salita degli italiani). L'uomo da battere sarà l'alfiere della Movistar, Alejandro Valverde, fresco vincitore della Freccia Vallone, che ha già firmato i successi nel 2006 e nel 2008 a Liegi. Lo spagnolo dovrà fare attenzione a Daniel Martin (Garmin), ma anche a Daniel Moreno e Joaquim Rodriguez che, con il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quickstep), già quinto nell'Amstel e terzo nella Freccia Vallone, potrebbe fare selezione su uno degli strappi. Il belga Philippe Gilbert (Bmc), che quest'anno si è già aggiudicato l'Amstel Gold Race, come Vincenzo Nibali (Astana), cercherà il contropiede vincente.
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