domenica 27 marzo 2016
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Leggi LetteraVentidue e il pensiero va al gioiellino di Olivetti, sintesi assoluta e perfetta di meccanica e di design. E ricordi quella foto storica di un giovane Indro Montanelli seduto su una pila di giornali nei corridoi del “Corriere della Sera” con la sua inseparabile macchina da scrivere sulle gambe. Un mezzo d’altri tempi, d’antiquariato, di fronte a pc ultra sottili e tablet. Ma il suo fascino no, è ancora vivo, in forme nuove e diverse, come immagine e sintesi ancora possibile di tradizione e innovazione. Così a Siracusa LetteraVentidue è il nome di una casa editrice di ultima generazione che si occupa di architettura e arti visive, animata da dieci anni da due giovani architetti siciliani, laureati nella facoltà siracusana, legati dalla passione per i libri e per la grafica, con la consapevolezza che «il libro è uno strumento fondamentale per la diffusione della conoscenza, anche in questo tempo digitale, ed è soprattutto un intramontabile e raffinato oggetto di design ». Parola di Francesco Trovato, 38 anni, originario di Gela, che nella città aretusea ha trovato il suo canale di espressione. «In realtà – confessa Trovato – LetteraVentidue nasce da un aneddoto tutto familiare: in casa il 22 era considerato un numero sfortunatissimo. Quando ci siamo trovati a scegliere il nome per questa avventura, ecco, ho pensato fosse perfetto. Abbiamo cominciato con lo studio grafico, Officina22, e poi è arrivata la casa editrice». Grazie a un’esperienza nello studio Nowa dell’architetto di fama internazionale Marco Navarra, a Caltagirone, l’illuminazione per Francesco e il suo compagno di editoria, Raffaello Buccheri, è arrivata tra una nottata e l’altra su progetti e concorsi. La loro idea? «Trasferire le competenze acquisite al concept del libro per costruire una realtà editoriale dedicata all’architettura. Disegni, progetti, ma anche pensieri e riflessioni – continua Trovato –. All’inizio ci siamo mossi con i docenti della nostra facoltà. Poi, dopo qualche libro più fortunato, siamo stati contattati da altre realtà più grandi, come Venezia, Milano e Napoli. Abbiamo incontrato tanti docenti e professionisti aperti al nostro progetto». Oggi in catalogo ci sono quasi 200 titoli e tanti sogni ancora in cantiere. Libri curati, interessanti e belli. «Sono pensati uno ad uno attraverso un confronto costante, tra autore ed editore. Allo stesso modo la distribuzione evita ogni intermediario e mira a ristabilire un rapporto diretto con il libraio e il lettore». Oltre che nei canali online, le edizioni di LetteraVentidue si trovano in diverse città italiane e in luoghi di grande fruizione culturale, a cominciare dalla Triennale di Milano. Fra gli autori non mancano nomi di spicco come il direttore di Casabella, Francesco Dal Co: con LetteraVentidue ha pubblicato il fortunato saggio Francesco Venezia Pompei. L’architettura come arte del porgere. Ma anche Giovanni Corbellini che in ex libris racconta «le 16 parole chiave dell’architettura contemporanea». Nella nuova collana “Costellazioni” è fresco di stampa il pamphlet di Giacomo Borella Per un’architettura terrestre con un esordio che cattura: «Uno dei pensatori di architettura che negli ultimi tempi mi interessa di più si chiama Francesco e di mestiere fa il Papa». E come non citare Will Alsop - more noise in cui Alessandra Orlandoni e Tom Porter dipingono un coinvolgente ritratto dell’architetto “visionario” che nel fondere architettura, arte e tecnologia è capace di reinventare il senso del luogo. Tanti mondi che si parlano, a partire da Siracusa. Da quella che una volta era la capitale della modernità e del pensiero, oggi ultimo lembo d’Italia che fa i conti con i mali del Sud, c’è un raggio di luce e di cultura che prova a raccontare nuove idee e progetti. Con una casa editrice che è anche una piccola libreria-studio in Corso Umberto, luogo in cui si parla e si crea. Nonostante il ventidue. © RIPRODUZIONE RISERVATA A Siracusa una piccola ma interessante casa editrice dedicata all’architettura e alle arti visive, fondata da due giovani creativi siciliani «Il valore della conoscenza nel tempo della tecnologia» IN LIBRERIA. Trovato e Buccheri
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