lunedì 23 novembre 2020
A 40 anni dall'uscita del disco «Colpa d'Alfredo» un delicato videoclip illustra «Anima fragile»: due ragazzi innamorati si cercano in una metropoli di oggi
Le anime fragili di Vasco diventano cartoon

Un delicato video a cartoni animati in cui un ragazzo e una ragazza di oggi si cercano in una città indifferente. Così, a 40 anni di distanza Anima fragile, uno dei più amati brani di Vasco Rossi ha per la prima volta il suo videoclip. Il corto, di circa 6 minuti «ricrea le suggestioni della canzone nel racconto contemporaneo e metropolitano di un ragazzo e una ragazza che si conoscono e si inseguono attraverso il tempo, con la complicità del destino. Il senso profondo della storia narrata nel video è racchiuso nella frase. E la vita continua, anche senza di noi: avere sempre una nuova occasione, nonostante tutto. E il sogno scorre lungo il filo rosso che unisce le persone, le anime e le vite, in un unico grande abbraccio», come racconta il regista Arturo Bertusi. I disegni sono di Rosanna Mezzanotte; le animazioni sono di Tommaso Arosio e Matteo Manzini.

Il video lancia l’ultimo lavoro di Sony Music (Legacy Recordings) che celebra Colpa d’Alfredo (il terzo disco di Vasco Rossi, uscito nell’aprile 1980 per l’etichetta Targa) con la speciale edizione da collezione. Colpa d’Alfredo R-PLAY Edition 40th uscirà venerdì 27 novembre con l’inedita copertina che riporta la foto come la voleva allora Vasco: sul fronte il suo primo piano con l’occhio nero e il volto tumefatto, truccato come se fosse stato pestato. Si tratta dell’ultimo disco di transizione di Vasco, da cantautore a rocker. Gli otto brani che lo compongono mostrano l’anima anarchica, il sentimento politico e umanista (molto espliciti in Alibi e Asilo Republic), quella degli altalenanti rapporti con le donne (il politicamente scorretto Colpa d’Alfredo dal linguaggio sin troppo esplicito e la giocosa Non l’avevi capito). Nel cofanetto anche un libro intervista di Marco Mangiarotti.

Una occasione per ripercorrere storicamente la carriera di un autore che in gioventù ha giocato sul personaggio sopra le righe, che ha ammesso i suoi eccessi, ma che oggi racconta anche di avere sofferto, rischiato la vita diverse volte a causa di malattie importanti, diventando comunque uno dei più importanti artisti italiani, capace di passare dal rock potente che riempie gli stadi alle riflessioni intime e malinconiche sul senso della vita.

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