martedì 1 marzo 2022
Al Maxxi fino al 6 marzo "Nuns healing hearts" racconta l'impegno della rete internazionale di religiose Talitha Kum in aiuto alle vittime di tratta: dialogo di cuori e di speranza
Lisa Kristine, "Philippines"

Lisa Kristine, "Philippines" - Nuns hearling hearts

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Lo si potrebbe definire una sorta di viaggio nell’accoglienza e nella cura dei cuori. Un viaggio al femminile. Soprattutto al femminile. Cuori di donna, cuori di religiose che accolgono e curano cuori di giovani, giovanissime e bambine la cui vita, in questo primo scorcio del secondo millennio, è stata sconvolta dalla tratta: la riduzione in schiavitù e il commercio che ne deriva. Stiamo parlando della mostra fotografica Nuns healing hearts (Suore che curano i cuori), che si è aperta ieri mattina al Maxxi di Roma (fino al 6 marzo) e di cui "Avvenire" è mediapartner.

Lisa Kristine, 'Philippines'

Lisa Kristine, "Philippines" - Nuns hearling hearts

L’iniziativa è stata presentata in serata in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, fra gli altri, la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, il prefetto del Dicastero vaticano per le Comunicazioni sociali Paolo Ruffini, il sottosegretario per i rifugiati presso il Dicastero vaticano per lo sviluppo integrale, padre Fabio Baggio, la coordinatrice internazionale della fondazione Talitha Kum suor Gabriella Bottani e la presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri.
L’esposizione è stata curata da Claudia Conte in collaborazione col Global solidarity fund, per conto dell’Unione italiana delle superiore generali (Uisg) e per Talitha Kum.

Lisa Kristine, 'Thailand'

Lisa Kristine, "Thailand" - Nuns hearling hearts

Propone dieci fotografie di grande formato (150 cm per 100 cm) realizzate per Talitha Kum dalla fotografa e attivista umanitaria statunitense Lisa Kristine, selezionate da una serie più ampia di 30 scatti. La mostra era nata nel 2019 ed era stata presentata a papa Francesco in occasione dell’udienza delle superiore generali riunite a Roma per la triennale assemblea plenaria della Uisg. Poi, dopo essere stata portata il 30 luglio dello stesso anno al palazzo dell’Onu di New York per la giornata mondiale contro la tratta e riallestita a novembre a Tokyo in occasione della visita del Papa, si era dovuta fermare a causa della pandemia.

Lisa Kristine, 'Thailand'

Lisa Kristine, "Thailand" - Nuns hearling hearts

Adesso, dopo oltre due anni, riprende il suo viaggio con questa mostra romana che la propone per la prima volta al pubblico italiano. L’idea di fondo è di trasformarsi in mostra itinerante, riacquistare la sua vocazione internazionale e diventare multimediale recuperando online tutta la serie degli scatti di Lisa Kristine accompagnati da un testo esplicativo in cinque lingue con approfondimenti sul tema della tratta.

Lisa Kristine, 'Usa'

Lisa Kristine, "Usa" - Nuns hearling hearts

Come si diceva in principio, le fotografie (scattate in Thailandia, Filippine, Messico, Stati Uniti, Italia e Guatemala) costituiscono una sorta di viaggio nei cuori e documentano l’impegno della rete internazionale di impegno contro la tratta che fa riferimento a Talitha Kum.

Lisa Kristine, 'Italy'

Lisa Kristine, "Italy" - Nuns hearling hearts

Un lavoro che ha il volto e il cuore di più di 3000 suore di varie congregazioni e volontari in oltre 90 Paesi, che si affiancano alle donne sopravvissute alla tratta (circa 15.000 nel 2020) per aiutarle nel difficile cammino psicologico e spirituale di ritorno alla normalità. A questo si aggiunge un impegno di prevenzione e formazione che coinvolge più o meno altre 170 mila persone.

Lisa Kristine, 'Mexico'

Lisa Kristine, "Mexico" - Nuns hearling hearts

Come ha spiegato suor Gabriella Bottani, le foto «raccontando questa attività, realizzano un percorso umano e spirituale, come solo l’arte riesce a fare. Non vogliono essere, infatti, una denuncia fatta di immagini forti, come spesso capita, ma lo spunto per un risveglio di emozioni e di riflessioni profonde che spingano a comprendere le radici della tratta e il non senso delle violazioni della dignità umana. Tutto questo, però, senza perdere la speranza, perché se l’umanità perde la speranza di fronte alla violenza è destinata a soccombere».

Lisa Kristine, 'Guatemala'

Lisa Kristine, "Guatemala" - Nuns hearling hearts

In quest’ottica padre Fabio Baggio ha ricordato il particolare interesse del Papa per questo grande problema internazionale che, attraverso la sezione migranti e rifugiati del Dicastero vaticano per lo Sviluppo integrale ha trovato nella rete coordinata da Talitha Kum un partner importante, anche nel delineare le linee pastorali da proporre alle chiese locali, che dopo una serie di consultazioni con 60 chiese locali, le organizzazioni e le congregazioni impegnate contro la tratta ha prodotto un opuscolo di Orientamenti pastorali e una conferenza internazionale dalla quale sono emerse 600 iniziative concrete.

Lisa Kristine, 'Guatemala'

Lisa Kristine, "Guatemala" - Nuns hearling hearts

«Talitha Kum svolge un lavoro vastissimo e silenzioso che - ha sottolineato padre Baggio - questa mostra rivela. Il lavoro di tante donne, di tante religiose che quasi sempre rimane nel segreto e al quale queste immagini rendono il giusto onore».

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