martedì 2 giugno 2020
Gottsagen, attore con la sindrome di Down scoperto da Nilson e Schwartz, è il protagonista di “In viaggio verso un sogno”. È ora in streaming il sogno è diventare wrestler
Zack Gottsagen, il ragazzo Down protagonista del film “In viaggio verso un sogno”

Zack Gottsagen, il ragazzo Down protagonista del film “In viaggio verso un sogno” - .

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Tutto è cominciato alcuni anni fa, quando il regista e sceneggiatore americano Tyler Nilson, frequentando un campus destinato ad attori con disabilità, ha incontrato Zack Gottsagen, un ragazzo con la sindrome di Down, dotato di grande carisma, determinazione e fiducia in se stesso. Le qualità attoriali del giovane colpirono Nilson al punto da spingerlo a scrivere insieme a Michael Schwartz una storia fatta su misura per lui. È nato così il protagonista del film In viaggio verso un sogno, diretto dagli stessi Nilson e Schwartz, qui al loro primo lungometraggio (divenuto poi il film indipendente più visto nel 2019), distribuito da Officine Ubu e disponibile sulle principali piattaforme digitali on demand.

«Ho subito notato – racconta Nilson – quanto Zack fosse a suo agio su un set, recitare era per lui molto naturale. Circa cinque anni fa, con Schwartz abbiamo capito che era arrivato il momento giusto per tentare di offrirgli la grande possibilità della sua vita, una storia scritta appositamente per lui e in grado di mettere in evidenza il suo talento. È nato così In viaggio verso un sogno, una favola moderna con al centro due sconosciuti che, attraversando i fiumi degli Stati Uniti, creano un legame inaspettato e in grado di cambiare le loro esistenze per sempre». Nella finzione, per inseguire il sogno di diventare un wrestler professionista, Zak scappa dalla casa di cura dove vive, in North Carolina, per andare ad allenarsi con il suo eroe, Salt Water Redneck, imparando le sue celebri tecniche di lotta ossessivamente studiate su Vhs di vecchi match, per diventare il temuto Peanut Butter Falcon.

Quando il suo cammino, un po’ per caso, un po’ per destino, incrocia quello di Tyler, un giovane e ruvido pescatore, piccolo fuorilegge in fuga segnato dalla morte del fratello, tra i due nascerà un’amicizia così forte e profonda da riuscire persino a convincere Eleanor, amorevole ma determinata tutrice di Zak, decisa a riportare il ragazzo nell’istituto, a unirsi al loro avventuroso viaggio in zattera verso la Florida. Ma l’incontro con il suo eroe del ring avrà su Zak un effetto imprevisto. In tre sulla strada, i protagonisti di questo road movie ambientato sullo sfondo di splendidi paesaggi americani, intraprendono un classico percorso di formazione che affronta i temi dell’amicizia, della famiglia e del rispetto per la diversità, attraversa svariati generi e guarda ai romanzi di Mark Twain e a film come Rain Man – L’uomo della pioggia e Forrest Gump. Con garbo, tenerezza ed eccentrica vitalità, per dimostrare come ogni difficoltà possa tramutarsi in nuova occasione e come gli affetti siano il motore di ogni cambiamento.

Per comprendere lo spirito avventuroso che permea il film è necessario sapere anche che Nilson, originario del North Carolina, ha esplorato l’oceano Pacifico in lungo e in largo prima di mettere radici a Los Angeles e cominciare a raccontare storie (e a prestare come controfigura le sue mani a celebri attori, tra cui Brad Pitt). E Schwartz, che invece arriva dalla Florida, non è da meno: si è infatti dedicato a girare gli Stati Uniti in bicicletta prima di lavorare con l’amico alla regia di un cortometraggio dal titolo The Moped Diaries. I due hanno poi fondato una casa di produzione, Lucky Treehouse, con cui realizzano film e pubblicità.

Girare un film in cui il protagonista è un ragazzo con la sindrome di Down è un compito piuttosto arduo, hanno ammesso i registi e, per convincere anche i più scettici, hanno deciso di realizzare prima un cortometraggio in cui dimostravano i numerosi talenti di Gottsagen, catturando così l’attenzione e la fiducia di alcuni produttori. D’altra parte un’impresa del genere era già stata tentata prima, e con successo. Basti pensare infatti L’ottavo giorno del belga Jaco Van Dormael, con Daniel Auteuil e Pascal Duquenn (giovane Down), che a Cannes nel 1996 vinsero entrambi come migliori attori, o anche al più recente Dafne, diretto da Federico Bondi, interpretato da Carolina Raspanti, una vera forza della natura, e presentato al Festival di Berlino 2019 vincendo numerosi premi.

Al fianco del Gottsagen, al suo primo lungometraggio, c’è invece un enfant prodige del grande schermo, il turbolento Shia LaBeouf. Durante le riprese del film l’attore è stato arrestato per ostruzione, comportamento molesto e stato di ebbrezza in luogo pubblico e rilasciato dopo una notte dietro il pagamento di una cauzione di 7mila dollari. Ma LaBeouf è lo stesso attore che ci ha commosso raccontando la sua difficilissima infanzia con un padre tossicodipendente deciso a spremere il suo talento come un limone nel film autobiografico Honey Boy diretto da Alma Har’el, ma scritto dallo stesso Shia rievocando dolorosi anni trascorsi tra spiatati set hollywoodiani, squallidi motel e abusi che hanno lasciato un segno profondo. Il ruolo di Eleanor è affidato invece a Dakota Johnson, figlia d’arte (la madre è Melanie Griffith, il padre Don Johnson) e ormai star internazionale, mentre il premio Oscar Bruce Dern è l’anziano compagno di stanza di Zak che aiuta il giovane a fuggire. Camei del rapper Yelawolf e dei due ex wrestler Mick Foley e Jake “The Snake” Roberts, mentre il leggendario Salt Water Redneck è interpretato da Thomas Haden Church.

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