martedì 15 aprile 2014
​Un anno strepitoso che la vede lanciata verso il terzo scudetto consecutivo, come non succedeva dagli anni Trenta. Con la possibilità di raggiungere il record dei 100 punti in campionato e aggiudicarsi l'Europa League .
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Le mani sullo scudetto la Vecchia Signora le ha messe non come artigli che strappano, ma come sigilli che comprovano una superiorità oggettiva. Quelli bianconeri sono numeri assoluti che esprimono in questa stagione 2013-2014 una predominio annunciato e mai venuto meno. Cifre fredde e inequivocabili come il nero sul bianco: 87 punti in 33 partite sono una enormità, significano 28 vittorie e 3 pareggi. Per 71 gol segnati contro i 22 subiti. La Juventus quest'anno ha messo in mostra un ruolino di marcia che non ammette dubbi: ha 10 punti in più rispetto allo scorso anno, 12 in più rispetto a due stagioni fa. E sia nel 2011-2012, sia nel 2012-2013, ha vinto lo scudetto. Quest'anno - dati questi numeri - può addirittura puntare al record dei 100 punti: da qui alla fine del campionato vi sono a disposizione 15 punti in tutto, e alla Juve ne bastano 13 per segnare il record. "Questa squadra sta facendo qualcosa di straordinario" ha continuato a ripetere Conte partita dopo partita. "Ricordatevi tutti dove eravamo tre anni fa". Nel 2010-2011 scudetto al Milan, Juventus settima. Nei due anni successivi, due scudetti, e quest'anno è ormai cosa certa il terzo. Solo l'eccezionale campionato della Roma, che con i suoi attuali 79 punti lo scorso anno sarebbe stata in testa alla classifica, ha impedito che la Vecchia Signora fosse campione d'Italia con cinque giornate di anticipo. La Juve ha avuto 4 rigori a favore (contro i 6 di Napoli e Roma), 3 rigori contro (contro i 2 della Roma). Ha ruotato 26 giocatori, e ne ha mandati in gol 13. Ha assorbito la delusione dell'eliminazione dalla Champions League ritrovando nel campionato e nell'Europa League le motivazioni necessarie. Ora, a cinque giornate dalla fine, la Juve potrebbe raggiungere il suo terzo titolo consecutivo (cosa mai avvenuta dagli Anni Trenta ad oggi nella storia juventina) addirittura entro la fine del mese. Dovrà battere Bologna (in casa) e Sassuolo (fuori) e contestualmente la Roma non dovesse vincere a Firenze e in casa con il Milan. A suggello di una stagione storica, resta l'ultimo obiettivo, diventato ormai esplicito anche per la società: la conquista dell'Europa League. Sfide come quella col Benfica bastano e avanzano per dare fascino e dimensione europea a quella che è considerata "l'altra Coppa" rispetto alla Champions. "Ci serve per fare esperienza" ha sempre ripetuto Conte. Ma mai come quest'anno ci tiene a vincerla.
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