lunedì 6 maggio 2013
​La Juventus è campione d'Italia per la 29ma volta o, come amano dire dalle parti di corso Galileo Ferraris, per la 31ma volta sul campo. Ieri a Torino era tutto pronto per la festa e festa è stata. Serviva un punto con il Palermo, ne sono arrivati tre grazie alla rete di Arturo Vidal.
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La Juventus è campione d'Italia per la 29ma volta o, come amano dire dalle parti di corso Galileo Ferraris, per la 31ma volta sul campo. Ieri a Torino era tutto pronto per la festa e festa è stata. Serviva un punto con il Palermo, ne sono arrivati tre grazie alla rete di Arturo Vidal e da dopo il gol è stato un continuo e lungo canto per celebrare l'impresa, la seconda in due anni dall'arrivo di Antonio Conte sulla panchina bianconera. Una vittoria frutto di una stagione come ce ne sono state poche in passato: in testa dall'inizio alla fine del torneo. Già a più di un quarto d'ora dalla fine della gara di oggi, lo Stadium era un tripudio di bandierine, tutte bianconere fatta eccezione per la curva sud, quella del tifo organizzato, dove invece a sventolare erano i tricolori.La festa sul campo, però, non c'è stata perché a rovinarla sono state quelle duemila persone che, nonostante i ripetuti appelli dello speaker dello stadio, hanno scavalcato le barriere di protezione e invaso il terreno di gioco facendo fuggire negli spogliatoi i giocatori rovinando la festa a tutto il resto dello stadio. A nulla è valso il tentativo di riportare l'ordine e di schierare gli steward a protezione del terreno di gioco, perché al nuovo ingresso in campo dei giocatori (stavolta con maglietta celebrativa con la scritta "Beyond Victory" e occhiali da sole) il cordone di sicurezza è stato immediatamente rotto e la festa di giocatori e staff è durata non più di qualche secondo. Il gruppo bianconero si è rifatto negli spogliatoi, docce di champagne e acqua per tutti, bagno nella vasca gelata per Antonio Conte, mentre sul campo i tifosi rimasti erano impegnati a devastare il terreno di gioco portandosi a casa zolle e pezzi di rete delle porte.La festa sul pullman, quella che la Torino bianconera ha atteso per tutta la giornata e non solo, è iniziata ufficialmente alle 19.25 quando la squadra a bordo del bus bianconero ha lasciato lo stadio. In corsoCairoli, da dove è ufficialmente iniziata la festa con i tifosi, il pullman è arrivato dopo circa mezz'ora e come già avvenuto l'anno scorso ha iniziato a procedere a fatica, frenato dall'immensa folla riversatasi nel centro città. Se nella passata stagione i dati avevano parlato di circa 400mila persone, quest'anno il numero non è stato di molto inferiore.I più acclamati capitan Buffon, lo stesso Conte e il giovane Pogba, anche se non sono mancati i cori per Alex Del Piero che ieri era a Torino, ma che ha assistito alla partita da casa prima di scrivere una lunga lettera di congratulazioni ai suoi compagni, poi pubblicata sul proprio sito internet. Da corso Cairoli un lungo bagno di folla ha accompagnato il bus dei campioni d'Italia per piazza Vittorio Veneto, via Po e piazza Castello. Il percorso prevede ancora via Pietro Micca e, infine, piazza Solferino dove si è concludsa il tour e la lunga festa juventina. Dopo quella con i tifosi, nessuna festa privata per la squadra, almeno ufficialmente, visto che Conte già in settimana aveva espressamente chiesto ai suoi calciatori di restare concentrati fino alla fine del campionato per cercare di vincere anche le ultime tre gare e strappare così il record di punti bianconero ottenuti in un torneo a 20 squadre che attualmente è detenuto dalla Juventus 2005/2006 targato Fabio Capello che arrivò a 91. La Juve di Conte potrebbe quindi arrivare a 92.I bianconeri saranno nuovamente in campo mercoledì a Bergamo contro l'Atalanta mentre dopo la gara in programma sabato sera a Torino contro il Cagliari i tifosi potranno nuovamente festeggiare con la squadra: stavolta tutto si esaurirà all'interno dello stadio dove capitan Buffon potrà alzare al cielo la coppa che viene assegnata dalla Lega Calcio alla squadra campione d'Italia.
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