venerdì 22 aprile 2016
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In volo con Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana durante la Grande Guerra, grazie alla multimedialità e alle nuove tecnologie nel segno del Cavallino Rampante, simbolo conosciuto soprattutto perché emblema della Scuderia Ferrari. Tutto questo in una mostra promossa dall’Aeronautica Militare, dalla Provincia Autonoma di Trento e dal Museo dell’Aeronautica “Gianni Caproni” di Trento e dal Museo “Francesco Baracca” di Lugo (RA) nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra mondiale. 

Inaugurata nel giorno del centenario della prima vittoria conseguita proprio da Baracca il 7 aprile 1916 il percorso museale si intreccia tra aneddoti, testimonianze e cimeli unici offrendo la possibilità di conoscere anche alcuni aspetti meno noti della leggendaria, seppur breve, vita dell’asso dell’aviazione italiana. locandina Mostra.jpg “La mostra riunisce per la prima volta una serie di reperti e di cimeli legati a Francesco Baracca. È una mostra importante perché le origini dell’Areonautica militare si collegano a Francesco Baracco e al periodo di cui lui è stato protagonista – spiega il generale ispettore Basilio Di Martino, esperto di storia dell’Aeronautica militare e direttore di Teledife -. La sua vicenda personale è inoltre significativa del modo in cui nasce l’Arma Azzurra, staccandosi dalle altre due forze armate e, in particolare, dall’Esercito. Baracca è un ufficiale di cavalleria – prosegue Di Martino - ha prestato servizio in uno dei più prestigiosi reggimenti dell’esercito il Piemonte Reale e poi si è appassionato al volo ed è diventato aviatore. Nel farlo ha portato con sé le sue radici. Il Cavallino Rampante di Westfalia, che figurava nello stemma del Piemonte Reale Cavalleria, e che lo stesso Baracca ha riprodotto nella fusoliera dei suoi aerei, è un simbolo di passione, di competenza e di attaccamento al dovere”. La storia del Cavallino Rampante, dalle origini del simbolo, con il suo impiego quale emblema distintivo di Baracca sugli aeroplani da lui pilotati, alla sua evoluzione, sotto il profilo iconografico e simbolico è al centro degli spazi espositivi. Un simbolo, quello del Cavallino, che è tutt’oggi legato in modo indissolubile all’aviazione militare, in quanto identificativo di alcuni tra i più prestigiosi stormi dell’Aeronautica Militare. Quella allestita al Palazzo dell’Aeronautica a Roma non è solo una mostra storica: ”Abbiamo utilizzato il concetto di simulazione di cui l’Aeronautica militare ha una lunga tradizione – dice il tenente colonnello Paolo Nurcis, capo sezione divulgazione storica multimediale dell’Ufficio storico dell’Aeronautica militare -. Un concetto che abbiamo voluto utilizzare, in questo come in altri casi, per divulgare la storia attraverso la ricostruzione di luoghi storici e personaggi tanto da far interagire e rivivere gli ambienti soprattutto ai ragazzi utilizzando, ed è qui la cosa più importante, i loro linguaggi. Abbiamo utilizzato dunque la modellazione 3d e la realtá virtuale per far incontrare i giovani con Francesco Baracca, dunque con la storia dell’aviatore italiano più famoso che è parte integrante della storia del nostro Paese”. Non è un caso che nelle sale attigue alla mostra sono state installate due postazioni immersive di realtà virtuale che rendono la mostra ancora più coinvolgente con ricostruzioni tridimensionali di luoghi e personaggi e con la possibilità di salire idealmente a bordo dello Spad di Francesco Baracca (come nel video allegato) durante uno dei leggendari duelli aerei che gli sono valsi la fama e il riconoscimento a livello mondiale.
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Per informazioni e dettagli sull’apertura al pubblico della mostra consulta il sito www.aeronautica.difesa.it.
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