giovedì 26 novembre 2009
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Il Milan rimanda champagne e qualificazione all’ultima gara di Zurigo, che a questo punto, vista la doppiezza rossonera (strabiliante dalla cintola in su, poco incoraggiante in difesa), dovrà guardarsi dall’abbordare la gara con la medesima presunzione espressa ieri. Milan e Marsiglia pareggiano una gara ricca di virtù ed occasioni costruendo (e distruggendo) su identiche fondamenta. All’equilibrio e alla disciplina hanno preferito la traduzione in spettacolo di ogni sortita. Le due hanno rivaleggiato a guardia bassa, talmente scoperte da rischiare incessantemente il ko dall’altra. I francesi hanno grande mobilità nella metà campo altrui, ma non sono altrettanto pimpanti ed efficaci nei pressi del loro portiere. Esattamente come il Milan. Le praterie concesse ai piedi scattanti di Pato e Borriello hanno fatto il paio con  la retroguardia rossonera, qualitativamente superiore, ma costretta a vedere i sorci vedi  per ovviare un centrocampo di fiorettisti a corto di spade. Pirlo ed Ambrosini (da soli) non possono fare l’impossibile, meglio allora concentrarsi sulla parte nobile della squadra, quella delle delizie per il quale si è disposti a sopportare due ore di gelo nel freezer di San Siro. Il Milan diverte: il concetto è semplice e inattaccabile, se si riesce a attaccarle il verbo dei tre punti. Non è successo ieri. Leonardo sembra sempre più Zeman. Eppure il vertiginoso 4-2-1-3 convince, almeno sul piano delle potenzialità future, aspettando maggiori garanzie sul piano tattico. Il portiere marsigliese Steve Mandanda alla fine della fiera risulterà, assieme alla punta Niang, l’uomo di punta nella performance francese, salvando tra le altre su Zambrotta al 7’, ma non potendo altrettanto tre minuti dopo, quando Marco Borriello in azione personale entra in area, salta Heinze e lo trafigge da pochi passi spedendogli la sfera sotto le gambe.Milan con pallottoliere in canna? Macché. Sei minuti di illusione e il Marsiglia ha resettato ogni sogno. Il pareggio è partito da sinistra e si è concretizzato con il doppio errore Oddo-Dida: il primo inciampa e si fa abbindolare da Niang, il secondo non trattiene il tiro-cross di quest’ultimo e tutto quanto finisce sui piedi di Lucho Gonzalez che di destro insacca a porta vuota. Harakiri o giù di lì. Dentro Abate al posto di Oddo in chiara sofferenza, il Milan ha proseguito a cucire cachemire, bella la girata al volo di Pato (58’) e il tacco di Ronaldinho (63’) ad assistere Borriello che di sinistro non trova lo specchio della porta. La risposta francese è nell’incredibile traversa di Brandao, soletto davanti alla porta con assist del solito Niang, C’è poi il bis a 4’ dal termine, con il palo su colpo di testa di Diawara. Tanta paura. Tanta spericolatezza rossonera da evitare a Zurigo. Classifica Girone CReal Madrid 10; Milan 8; Marsiglia 7; Zurigo 3Prossimo turno (8/12):Marsiglia-Real Madrid; Zurigo-Milan
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