Una fase di gioco di Napoli-Sassuolo della passata stagione - Ansa/Cesare Abbate
Basterà il cambio di allenatore (Pirlo al posto di Sarri), quello di modulo (tutti all’attacco) e qualche innesto di lusso (Arthur e Suarez intanto per gradire) e un inizio di stagione di fuoco (Samp, Roma e Napoli) per stoppare la cavalcata decennale della Juventus? È questo l’enigma della prossima stagione 2020-2021 che prenderà il via il weekend 19-20 settembre. Il “Maestro” Andrea Pirlo, ultima scommessa del presidente Andrea Agnelli, è chiamato a fare il “botto” in Europa, ma anche a centrare il 10° scudetto di fila del club bianconero. L’espertissimo sor Claudio Ranieri riparte dalla Samp – che ha magnificamente salvato dalla retrocessione – e va in trasferta a Torino per sondare subito le doti di mister del debuttante Pirlo e la sua Juventus grandi firme. In queste ore Paratici e Cherubini trattano persino Messi. Via Cristiano Ronaldo? Lo scopriremo in corso d’opera, perché il calciomercato prosegue a campionato in corso. Assurdo, ma dalla Uefa ricordano: ci sarebbe da recuperare un Europeo slittato nel 2020 e da organizzare in fretta a giugno 2021.
Deve recuperare anche l’Atalanta che non sarà in campo alla prima giornata per il big-match dell’Olimpico contro la Lazio. L’Atalanta di Gasperini, che al momento deve fare fronte anche alla ricaduta Covid-19 (3 positivi, più Ilicic non convocato in ritiro per il perdurare di una depressione post-virus) entra in scena al 2° turno assieme all’Inter di Antonio Conte (ultima italiana a fermarsi, causa finale di Europa League, persa con il Siviglia) che alla prima giornata era attesa a Benevento dalla neopromossa (con Crotone e Spezia) e guidata da Pippo Inzaghi. I fratelli Inzaghi – esoneri permettendo – il loro derby di famiglia lo disputeranno il 16 dicembre, quando la Lazio di Simone sfiderà i giallorossi di Pippo. Alla prima il Milan di Pioli inaugura contro il Bologna di Mihajlovic, la Roma del confermato Fonseca sale al Bentegodi contro il Verona di Juric, il Parma che ha chiuso il ciclo D’Aversa per affidarsi a Liverani affronta il Napoli di Rino Gattuso. Il primo “botto”, dopo il varo del calendario arriva proprio dal Napoli e dal suo patron Aurelio De Laurentiis che non solo non è intimidito dallo scontro diretto alla terza giornata con la Juventus ma dice che i campioni d’Italia «non sono un mostro sacro. Mi sembra che alla Juve l’abbiamo battuta varie volte, anche in finale e diverse coppe sono andate a noi», dice indicando la Coppa Italia alle sue spalle. Messaggio recapitato a Pirlo che si limita a un «felici di partire in casa, speriamo ci sia il pubblico».
Ed ecco subito il tasto dolente: ma quando riapriranno gli stadi? La Regione Piemonte chiede di autorizzare l’apertura dell’Allianz Stadium già alla prima con la Samp perché la Juventus ha predisposto il piano di sicurezza necessario per far tornare i tifosi. Sarebbe già molto se venisse garantito l’ingresso agli abbonati, come auspicava nei giorni scorsi il presidente del Coni Giovanni Malagò. Tornando al prossimo torneo sarà caratterizzato da 6 turni infrasettimanali e tre soste. Fronte derby: il primo sarà Inter-Milan il 18 ottobre. Alla stracittadina di Milano in programma alla quarta giornata, seguirà alla sesta, il 1° novembre, Sampdoria-Genoa. Il 6 dicembre, decima giornata, il derby della Mole tra Juventus e Torino. A chiudere Lazio-Roma che slitta addirittura al prossimo anno, 17 gennaio 2021. Il campionato chiude il 23 maggio e quattro giorni prima si disputerà la finale di Coppa Italia, in un Olimpico di Roma, si spera, gremito di tifosi, come ai tempi in cui non c’era il Covid.