domenica 8 novembre 2015
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L’“ICECUBE” DI HALZEN E L’OCEANO DI KARL Sono Hans Belting per la storia dell’arte europea, Joel Mokyr per la storia economica, Francis Halzen per la fisica delle astroparticelle e David Karl per l’oceanografia i vincitori del premio Balzan 2015. I quattro riceveranno il riconoscimento venerdì prossimo a Berna, insieme a un assegno di 750 mila franchi svizzeri, metà dei quali da destinarsi a progetti di ricerca. Belting (nella foto) è premiato per «il suo notevolissimo contributo agli studi della cultura figurativa e della funzione delle immagini nel mondo occidentale. Per la grande originalità della sua impostazione interpretativa delle opere d’arte all’incrocio delle culture e delle epoche. Per il suo forte impegno nello studio dei linguaggi artistici e il suo impatto sulla produzione artistica contemporanea». A Moky è stato riconosciuto «il pionieristico collegamento tra le scienze economiche e la storia, le teorie evolutive e cognitive nonché lo sviluppo delle conoscenze e della tecnologia, che permettono di gettare un nuovo sguardo comparativo sullo sviluppo economico in Occidente e in particolar modo sull’industrializzazione». Halzen ha ottenuto il riconoscimento «per i suoi eccezionali risultati che hanno portato alla costruzione del grande IceCube Neutrino Observatory nei ghiacci del Polo Sud, una struttura che ha aperto una nuova finestra sull’universo attraverso lo studio dei neutrini cosmologici di alta energia». E infine Karl è premiato «per i suoi fondamentali contributi alla comprensione del ruolo e dell’inestimabile importanza dei microorganismi nell’oceano. Il lavoro del Professor Karl ha reso possibile una conoscenza significativa in relazione ai cambiamenti globali». Letteratura comparata, relazioni internazionali: storia e teoria, neuroscienze molecolari e cellulari, fotonica applicata saranno le discipline oggetto del premio nel 2016.
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