lunedì 27 luglio 2015
​La Ferrari domenica a Budapest è tornata alla vittoria in una gara entusiasmante, dove le lotte ravvicinate, i colpi di testa, sorpassi in pista e nell’erba, errori dei piloti e incidenti vari hanno fatto vedere uno dei più bei Gran Premi degli ultimi anni.
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La Ferrari domenica è tornata alla vittoria in una gara entusiasmante, dove le lotte ravvicinate, i colpi di testa, sorpassi in pista e nell’erba, errori dei piloti e incidenti vari hanno fatto vedere uno dei più bei Gran Premi degli ultimi anni. Eppure, nel 41 successo di Vettel, c’è l’ombra della polemica e delle mezze frasi, dei veleni e dei misteri. Cominciamo con la dichiarazione di Maurizio Arrivabene dopo la gara del Gb d'Ungheria: “Sono felice per la vittoria ma fino al traguardo non sei mai certo di vincere. Piuttosto ho chiesto a tutti i ragazzi nella serata di sabato di mangiare una bella pizza all’arrabbiata (in polemica con Lauda che diceva come gli italiani sappiano fare solo gli spaghetti, ndr) e non accetto che si dicano o si scrivano cose che vogliono distruggere questa squadra e i suoi uomini. Fino a quando ci sarò io qua non lo permetterò”. A cosa o a chi si riferisse il responsabile della Ges Ferrari è un mistero, anche perché sui giornali ha sempre avuto stampa favorevole. E allora il messaggio è forse più interno al gruppo Fiat e alle voci di un nuovo arrivo come Ad al posto del pensionando Amedeo Felisa, che lasciando Maranello a settembre potrebbe aver acceso gli interessi (legittimi) di qualcuno che ha forse una visione più ampia del semplice ruolo di Ad della Ferrari. Un’altra fonte polemica è nata dalla telecronaca della TV di Stato, con il telecronista che si rammaricava del fatto che con due Ferrari in testa alla gara le immagini non riguardassero le due vetture e al proposito si vantava una presunta discussione fra Arrivabene e il capo della FOM Ecclestone che avrebbe chiesto di oscurare le immagini delle Ferrari davanti a tutti. Cosa possibile, visto che la produzione TV dipende dalla struttura della FOM, ma che sia avvenuta davvero difficile da confermare. Al punto che a precisa domanda lo stesso Arrivabene ha smontato l’ipotesi, che però ha trovato terreno fertile da altre parti: “non diciamo fesserie, la TV mostra dove c’è la lotta, non creiamo polemiche inutile con queste sciocchezze” ha risposto al cronista che chiedeva conferme. E tutto questo è avvenuto dopo una gara spettacolare, con la novità di vedere sul podio il russo Kvyat e Ricciardo con le Red Bull dopo che nel finale di gara sia Rosberg sia Hamilton ne hanno combinate a profusione, con ruote sgonfie dopo toccate, musetti rotti dopo tamponate e via di questo passo, tanto che il piazzamento di Rosberg, ottavo, alle spalle di un incredibile Alonso quinto con una McLaren rattoppata e dimezzata nella potenza, ma soprattutto dietro ad un Hamilton che poteva perdere il vantaggio in classifica generale contro il compagno di squadra e invece, anche nella giornata in cui ha combinato più disastri in una gara che in una stagione, è riuscito a incrementare il vantaggio! Ma di questo, nel dopo corsa ungherese, non è importato a nessuno. Ha rivinto la Ferrari, Vettel ha raggiunto Senna a quota 41 vittorie, il resto non conta.
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