sabato 7 giugno 2014
​Ancora Mercedes con oltre sei decimi sul primo inseguitore, Vettel, e le Ferrari ad anni luce ad inseguire. Lo si sapeva, ma sta diventando una abitudine che rischia di uccide questo mondiale
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MONTREAL – Sempre loro, non se ne può più. Ancora Rosberg davanti ad Hamilton, ancora Mercedes con oltre sei decimi sul primo inseguitore, Vettel e le Ferrari ad anni luce (metaforica) ad inseguire con Alonso settimo a nove decimi quasi un secondo e Raikkonen decimo a oltre un secondo e passa. Lo si sapeva, ma sta diventando una abitudine che sta uccidendo l’incertezza di questo mondiale. La Ferrari aveva portato la versione B della sua F14T ma non è cambiato molto, anzi forse va addirittura peggio. Come venirne fuori, per quest’anno, non si sa. Il che rimanda tutto al prossimo. Solo che ci sono ancora 12 gare da disputare e se già oggi siamo qui ad annoiarci, la cosa diventa problematica per il futuro immediato. I danni di oggi non si rimediano in fretta e questo lo sanno tutti. E allora, meglio sperare che davanti succeda qualcosa. Visto che fra Hamilton e Rosberg prima o poi uno schiaffone in diretta mondiale se lo tireranno in faccia. I rapporti fra i due della Mercedes sembrano buoni, in realtà tutto è precipitato dopo il GP di Spagna quando si è scoperto che Hamilton non ha rispettato gli ordini del team e per tenersi dietro Rosberg ha azionato un pulsante che dava più potenza. A Monaco c’è stato il dubbio della furbata di Nico in qualifica cosa che ha mandato in bestia Hamilton. Ora si scopre nel team che tutte le regolazioni e le scelte di Rosberg vengono analizzate da Lewis, che chiede sempre cosa fa il compagno di squadra mentre Nico se ne infischia e va per la sua strada. Non deve stupire questo comportamento, perché Hamilton, in fondo, è il vero artefice dei problemi in squadra. Lo fece alla McLaren con Alonso e lo sta facendo con Rosberg, non ci è riuscito alla McLaren con Button perché Jenson ha un carattere diverso e psicologicamente è riuscito a metterlo in crisi. Quindi Lewis è il frutto di una personalità contorta, di uno che ha dovuto scavare montagne di terra per aprirsi una strada e questo lo porta a rapportarsi con gli altri usando la propria mentalità. Ma il fatto che Mercedes preferisca Rosberg per gli spot e le promozioni del marchio, fa capire meglio di ogni altra cosa come la pensino. In Red Bull, nonostante un motore fiacco, sono riusciti a limitare i danni, Vettel non può andare oltre senza potenza, ma le sue prestazioni fanno sperare per il futuro perché con una macchina così in piste dove serve il carico aerodinamico, potrebbe dare fastidio alle Mercedes. La colpa, però, è tutta di un regolamento idiota che impedisce di migliorare le cose. Infatti, ammesso che alla Ferrari abbiano capito dove migliorare il motore, per legge non possono farlo. Devono dimostrare che le modifiche sono originate per ragioni di sicurezza, di risparmio o per migliorare la durata. Come fare a dimostrarlo è impossibile (dovrebbero spaccare motori a ripetizione…) per cui rassegnamoci: il mondiale delle sciocchezze regolamentari sta uccidendo tutto. Contenti loro… E il fatto che la versione B non abbia modificato gli equilibri sta a significare che su questa macchina, per quanto ci giri intorno, non ci sono margini di miglioramento sufficiente per renderla competitiva. E a preoccupare, però, deve essere il silenzio di Alonso, uno che dopo cinque anni di attesa sa che ha fallito anche questa stagione e conoscendolo se ne sta buono. Qualcosa non torna.
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