sabato 10 maggio 2014
​La quarta pole position di fila della Mercedes di Hamilton davanri a Rosberg, la quinta in assoluto da inizio stagione. (P.Ciccarone)
COMMENTA E CONDIVIDI
Hanno qualcosa in più, si era capito da tempo. Ora, alla vigilia del Gran Premio di Spagna di domenica 11 maggio. arrivano quelle certezze che rendono problematico il prosieguo della stagione. La quarta pole di fila della Mercedes di Hamilton davanti a Rosberg, la quinta in assoluto da inizio stagione, ma soprattutto i distacchi inflitti al primo degli inseguitori, Ricciardo con la Red Bull (oltre un secondo al giro) rendono il Mondiale di Formula1 già segnato e senza clamorosi colpi di scena, l’interesse sarà destinato a calare ancora. A nulla sono servite le speranze della Ferrari di rimontare e lottare almeno per il podio. Raikkonen sesto e Alonso settimo, staccati di quasi 2 secondi al giro, fanno precipitare la F1 ai nefasti del passato quando bastava la clessidra a prendere i distacchi invece dei moderni cronometri. “Eppure non è stato facile – dice Hamilton – per stare davanti a Nico ho dovuto sudare, solo all’ultimo giro ci sono riuscito, lui è un avversario durissimo da battere”. Per contro Rosberg ha fatto buon viso a cattivo gioco: “Speravo di farcela ma Lewis è stato bravissimo nel soffiarmi la pole proprio all’ultima curva, domani sarà battaglia in gara fin dalla prima curva”. E con la speranza che fra i due avvenga qualcosa, il resto della truppa si adagia su propositi di attesa. Lo dice Ricciardo: “Ho spinto al massimo ma vedere come vanno le Mercedes ti fa capire che se non hai il mezzo non puoi farcela”. Clima di attesa anche per la Ferrari di Alonso: “Dobbiamo fare una buona partenza e portare a casa dei punti. Qua alcune modifiche hanno funzionato, altre no, siamo tornati quindi al Gp di Cina perché noi abbiamo fatto dei piccoli passi avanti, gli altri pure quindi non è cambiata la situazione. Abbiamo un poco di carico in più rispetto a prima, ma la pista è più scivolosa e quindi si è visto poco, dobbiamo rivedere alcune cose nei prossimi test per trarre il massimo”. Come dire che il Mondiale, per la Ferrari, dopo appena cinque gare è già finito, meglio mettersi l’animo in pace. Quello che rende ridicola questa Formula1 è, però, lo scadimento di prestazioni. La Mercedes che ha fatto la pole è andata più piano di 4 secondi e mezzo rispetto all’anno prima, la Ferrari addirittura di 5,9 secondi al giro. Alla fine, e questo è uno scandalo, le prime 10 vetture della GP2 si sono qualificate meglio delle ultime cinque monoposto di F1. Anzi, uno come Kobayashi col tempo che ha segnato, sarebbe partito in 14ª posizione nella gara di GP2. E per andare così piano hanno speso 65 milioni di euro contro il milione e mezzo che serve per fare la categoria cadetta. Strano che nessuno, in ambito federale, si vergogni di questo andazzo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: