martedì 22 ottobre 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Google libera il web. O almeno così appare. Dopo avere parzialmente ceduto alle richieste di censura del governo cinese, nel gennaio scorso, il colosso informatico ha deciso di schierarsi con le organizzazioni stampa e i gruppi per i diritti umani, rilasciando un pacchetto di servizi per sostenere la libertà di espressione su internet.
L’ha annunciato il gruppo con una conferenza a New York. La novità più importante è una nuova tecnologia chiamata uProxy che consente di evitare le censure governative sul web, adottate da alcuni regimi.
Il software funziona con i browser Chrome di Google e Firefox ma per ora non con Explorer di Microsoft. Ecco come funziona uProxy, che è ancora in fase test: “Il software crea una connessione criptata tra due utenti in un modo che appare come una rete virtuale privata, metodo utile per aggirare i firewall governativi, che bloccano molti siti di social media”.
In pratica, consentirà agli utenti di paesi come la Cina di accedere a internet tramite un amico che si trova in un paese senza censura.
Non solo. Grazie all’iniziativa Project shield, Google ha spiegato che ospiterà “ i siti che finiscono sotto attacco per motivi politici”.
Per i critici, l’operazione di Google nasconde fini non solo etici. “Un web libero ¬ è la tesi - vuol dire un maggior numero di persone che hanno accesso ai servizi (magari a pagamento), alla pubblicità e tutte le offerte che Google e i suoi partner quotidianamente ci offrono”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI