mercoledì 9 ottobre 2013
L'amministratore delegato dei rossoneri - in attesa dell'incontro contro l'Udinese - si esprime così sul provvedimento legato ai cori di discriminazione territoriale intonati da alcuni sostenitori milanisti durante la gara persa domenica a Torino contro la Juventus.
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​"Contro la chiusura dello stadio, faremo ricorso in tutte le sedi in cui sarà possibile. Faremo il massimo per evitare questa punizione". Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, si esprime così sulla vicenda relativa alla chiusura dello stadio disposta dal giudice sportivo per Milan-Udinese. Il provvedimento è legato ai cori di discriminazione territoriale intonati da alcuni sostenitori rossoneri durante la gara persa domenica a Torino contro la Juventus."Il problema va affrontato seriamente, il luogo deputato è il Consiglio federale. Questi episodi fanno riflettere, bisogna trovare le adeguate contromisure. Gli incidenti in Italia sono diminuiti molto, i nuovi stadi garantiscono un contributo positivo in questo senso", aggiunge Galliani. "Il presidente della Lega, Beretta, ha scritto una lettera al presidente federale Abete" per chiedere una revisione delle norme e "per modificare certe storture"."Prima di parlare, chiamo l'avvocato. L'avvocato Cantamessa mi ha detto di dire" che la società farà ricorso "in tutte le sedi e io dico 'in tutte le sedi", sorride Galliani davanti alla domanda sulla possibilità di presentare una denuncia contro ignoti.
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