sabato 19 luglio 2014
​A sette minuti dalla fine della prima parte delle qualifiche il pilota sbatte nella seconda curva del Motodrom. Poi, per fortuna, esce  zoppicante dalla sua Mercedes e la giostra riparte
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HOCKENHEIM - Una gran botta e poi il silenzio. Quando a sette minuti dalla fine della prima parte delle qualifiche Lewis Hamilton ha sbattuto nella seconda curva del Motodrom, ci si è chiesti se il mondiale non fosse già finito. Poi, per fortuna, Hamilton è uscito zoppicante dalla sua Mercedes e la giostra è ripresa. Alla fine la pole l'ha segnata Nico Rosberg e per quanto riguarda la Mercedes sarà una gara a due facce: da una parte Nico che vuole vincere in casa e bissare la festa per la coppa del mondo di calcio, dall'altra Hamilton che sa di avere una macchina per cui può tentare la grande rimonta dalla 15.posizione al via fino alle spalle del compagno. In mezzo altri motori Mercedes, come quelli di Bottas e Massa con le Williams e quello della McLaren di Magnussen, quarto. "Ha ceduto qualcosa nei freni, ho perso la macchina di colpo" ha detto Hamilton. "Se è così non sono preoccupato - ha replicato Rosberg - io ho un altro tipo di materiale per cui non ho la stessa usura però dobbiamo controllare bene cosa è successo davvero". Insomma questione di fortuna, una ruota che gira bene o male. Dipende da che lato la si guardi. La fortuna è una ruota che gira e per Lewis Hamilton ha l'aspetto di un disco dei freni che cede nella prima parte delle qualifiche. Risultato finale, gran botta a 200 all'ora contro le protezioni e rimonta obbligata per non perdere il treno giusto. Per fortuna nessun danno fisico per l'incidente anche se Lewis ha molti dolori alle gambe. Per contro, quella ruota che gira a favore ha privilegiato ancora Nico Rosberg, autore della pole nella gara di casa. Dopo il matrimonio e il rinnovo del contratto triennale da 55 milioni di euro, per lui non poteva andare meglio. E allora, con uno che deve controllare la gara e vedersela con le due Williams di Bottas e Massa, che come in Austria sono state protagoniste su un circuito simile, ci si aspetta qualcosa di più dalla Ferrari che parte settima con Alonso e dodicesima con Raikkonen, ma l'analisi del pilota spagnolo lascia pochi dubbi: "La pista ricorda l'Austria e anche lì contro Mercedes e Williams potevamo fare poco, il settimo posto non è esaltante, ma credo che contro Red Bull e McLaren ce la possiamo giocare e sarà una bella battaglia". Già, solo che davanti oltre a Ricciardo e Magnussen stavolta c'è anche Vettel... Raikkonen, invece, ha avuto problemi con la pompa della benzina e non ha potuto tirare fuori tutto il potenziale della sua Ferrari. L'impressione è che a Maranello abbiano già archiviato questa stagione e stiano lavorando alla prossima e quindi inutile aspettarsi grandi cose nel prosieguo del campionato. "Abbiamo avuto un andamento altalenante, a volte siamo andati bene altre meno ma la pista e le gomme sono le stesse dell'Austria quindi potremmo ripetere quella prestazione anche se, ripeto, mi pare proprio che Mercedes e Williams siano un gradino avanti rispetto a noi, ma il resto della truppa no, lo vedo alla nostra portata, magari con loro possiamo giocarcela". Vero, ma sono due Red Bull e una McLaren senza dimenticare che Hamilton con la Mercedes ha il passo per recuperare subito posizioni e quindi, se dovesse andare bene, la Ferrari lotta almeno per la quinta piazza. Su questa pista, nel 2010 e 2012 Alonso ha avuto ben altre soddisfazioni.
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