lunedì 12 maggio 2014
​Il dominio della scuderia tedesca in Spagna è stato tale che alla fine sono rimasti in sei a pieni giri e fra i doppiati è finita pure la rossa di Raikkonen. Intanto Alonso guarda a Montecarlo. (Paolo Cicccarone)
COMMENTA E CONDIVIDI
Montmelò, Spagna – A vedere i sei decimi di distacco fra il vincitore Hamilton e il secondo arrivato Rosberg potrebbe sembrare che il GP di Spagna sia stata una gara combattuta. Invece no, il dominio Mercedes è stato tale che alla fine sono rimasti in sei a pieni giri e fra i doppiati è finita pure la Ferrari di Raikkonen. I numeri parlano chiaro, c’è poco da dire. Per la quarta volta di fila una doppietta Mercedes con Hamilton davanti a Rosberg e il primo degli inseguitori a 50 secondi di distacco, fa venire voglia di assegnare il titolo, smontare tutto e andarsene in ferie fino a data da destinarsi. Invece bisogna resistere, sperare che cambi qualcosa e, soprattutto, la Ferrari si dia una mossa tale da rendere interessanti le prossime corse. Perché da quello che si è visto a Barcellona, la tanto sperata rimonta rossa non c’è stata. Anzi, è andata anche peggio rispetto al Bahrain, che aveva rappresentato il punto più basso della stagione. Fino a questa corsa. E a vedere cosa hanno fatto i rivali, vengono in mente tante domande. Per esempio, va bene che la Mercedes è un missile imbattibile, ma la Red Bull, che era partita in ritardo, sta rimontando alla grande. Ricciardo sul podio, Vettel quarto dopo essere partito 15. (vero vincitore morale della corsa). Certo, hanno Newey che ci capisce, ma anche una struttura che realizza le modifiche in poco tempo. E una volta portate in pista, queste funzionano. A partire da domani la Ferrari sarà in pista a Barcellona per due giorni di prove col solo Raikkonen, ma di grosse novità non sembra ce ne siano. Il grosso dovrebbe arrivare in Canada ai primi di giugno e allora, perché provare? Perché non si è ancora capito molto della F14T e a complicare le cose ci sono i rapporti interni alla squadra, con Raikkonen che si lamenta per le strategie e pensa di essere penalizzato, Alonso che pensa di dover dimostrare qualcosa con una macchina che non va. Sembra quasi di essere tornati al 1993 con una squadra da rifondare e senza un punto di riferimento. Intanto Alonso guarda alla prossima gara: “A Montecarlo fra due settimane non avremo una macchina stravolta, ciò non vuol dire che non porteremo qualcosa di nuovo, ma non ci saranno differenze sostanziali, l’unica novità potrebbe essere la Red Bull, una macchina che sulle curve lente sembra migliore della Mercedes e questa potrebbe essere la vera novità della gara”. Nonostante tutto la Ferrari è ancora in terza posizione nella classifica mondiale, si sta difendendo anche se contro le Mercedes è davvero durissima. Un Alonso aziendalista che tiene unita la squadra ma con lo sguardo di chi sa perfettamente che anche questa stagione è andata e ci sono ancora tantissime corse da disputare. Resta la speranza, ma contro Hamilton e Rosberg cosa si può fare? “Nulla, loro sono perfetti – dice Niki Lauda – in questo momento Lewis ottiene tutto quello che vuole, riesce a fare cose incredibili e a tirare fuori dalla macchina quel qualcosa che fa la differenza. Nico spinge forte, sta facendo cose incredibili ed è bello vedere come i due si spingano oltre i limiti, la loro è battaglia vera, si stimolano, hanno ancora molto da fare e combattere e per me questo è perfetto. Abbiamo concluso con la quarta doppietta della stagione, un risultato perfetto che fa piacere, ma se qualcuno dice che il mondiale è già assegnato, non ha capito nulla di F.1: succede di tutto e non bisogna mai dare nulla per scontato. In F.1 può cambiare tutto, noi non molliamo, e restiamo allerta!”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: